Segnali negativi dai mercati sulla sostenibilità delle nostre finanze pubbliche
Ieri, all’asta di Btp, il titolo decennale ha registrato un incremento del rendimento fino al 3,25%, mentre il quinquennale è arrivato a +2,44%. Era rispettivamente dal 2014 e dal 2013 che questi tassi non superavano la soglia del 3% (Repubblica).
È un segnale che i mercati sono preoccupati per la sostenibilità delle finanze pubbliche italiane e per l’eventualità che la prossima legge di bilancio, sulla quale sono stati fatti una serie di annunci contraddittori su flat tax e reddito di cittadinanza, possa far deragliare i conti e far esplodere ulteriormente il debito pubblico.
Per lo Stato aumentano nuovamente gli interessi da pagare sul debito di quasi 5 miliardi in più all’anno, mentre le banche faticano a raccogliere liquidità e scaricano i maggiori costi sui clienti che chiedono mutui e prestiti.
L’obiettivo del ministro dell’Economia Giovanni Tria, che si prepara alla stesura della nota di aggiornamento del Def da inviare a Bruxelles entro fine settembre, è contenere l’aumento del deficit all’1,5%, scrive La Stampa. Per rispondere alle pressioni dei 5Stelle sul reddito di cittadinanza, Tria starebbe ipotizzando una legge delega per riformare integralmente tutta la spesa del welfare, evitando però di caricare di ulteriori costi la legge di bilancio 2019 (Corriere).
Il commissario Ue agli Affari Monetari Pierre Moscovici, in un’intervista al Sole 24 Ore, chiede all’Italia di non negare le regole di bilancio condivise e afferma di avere fiducia nel ministro Tria, “un interlocutore serio e ragionevole”. Oggi, dopo le 22 a mercati chiusi, Fitch annuncerà la decisione sul rating italiano.
(com.unica, 31 agosto 2018)