Visioni dal mondo: a Milano il 4° Festival internazionale del documentario
Si terrà a Milano dal 13 al 16 settembre, il Festival Internazionale del Documentario “Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà”, l’importante appuntamento con il cinema del reale, aperto al pubblico con ingresso gratuito, organizzato dalla società di produzione Frankieshowbiz, con la direzione artistica di Fabrizio Grosoli. Madrina della quarta edizione del Festival sarà l’attrice e regista Lorenza Indovina.
Molte le novità e i contenuti della quarta edizione del Festival, che si terrà presso la Triennale di Milano, sede principale della rassegna, il centro culturale Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. L’edizione 2018, ricca e articolata, è uno dei principali eventi del programma promosso dal Comune di Milano “Milano MovieWeek”, la settimana dedicata alla settima arte, il cinema e l’audiovisivo.
Al Festival temi di grande attualità mondiale saranno narrati, trattati, indagati attraverso il racconto del cinema del reale, un racconto che supera le barriere e porta uno sguardo autentico capace di offrire nuove consapevolezze. Le donne e il coraggio, la società e l’ambiente, la corruzione, l’identità di genere, l’immigrazione e il mare quale palcoscenico, teatro e crocevia secolare di guerra e di pace, di cultura e di civiltà, messaggero di storie di lavoro e sopravvivenza, ma anche muto spettatore di amore e di dolore. E ancora tecnologia, innovazione e futuro.
Durante i quattro giorni del Festival che trasformeranno Milano nella capitale del documentario, saranno raccontate, attraverso storie e voci diverse in grado di portare alla luce senza filtri aspetti poco noti o rimossi dal nostro quotidiano, la società e i suoi mutamenti.
L’ampia programmazione del 4° Festival prevedrà la visione di una selezione di film documentari nazionali e internazionali in anteprima alla presenza di ospiti, autori e autrici internazionali, masterclass, incontri e panel di approfondimento. 6 film documentari fuori concorso della migliore produzione cinematografica italiana contemporanea, tra cui l’anteprima de “La Spartenza” di Salvo Cuccia, in programma venerdì 14 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano.
Il documentario si ispira alla autobiografia di Tommaso Bordonaro “La Spartenza”, che vinse il premio Pieve 1990 per il miglior diario inedito. Spartenza significa separazione e partenza. Bordonaro emigrò nel 1948 negli USA e il documentario ci porta tra Bolognetta e il New Jersey. La sua storia è un frammento della storia generale delle migrazioni, toccante e unica perché raccontata in prima persona da un migrante. Ci interessa l’unicità e la particolarità della sua storia: la testimonianza di un solo individuo tra milioni di migranti, raccontata attraverso il libro e circa quattro ore di film privati.
Prima anche per “My Home, in Libya” di Martina Melilli, in programma venerdì 14 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Filmando la casa dei suoi nonni vicino a Padova, Martina Melilli identifica una mappa di luoghi appartenuti al loro passato. Antonio è nato a Tripoli, in Libia, quando questa era una colonia italiana, e lì ha sposato Narcisa. Sono stati costretti a lasciare il paese all’improvviso nel 1970, dopo il colpo di stato di Gheddafi. Con l’aiuto di un giovane libico contattato tramite i social media, Martina raccoglie immagini di quella che è diventata oggi l’allora “casa” dei suoi nonni. I nomi di alcune strade sono totalmente cambiati, altri no. Tramite lo scambio di immagini e chat, la relazione tra i due diventa più profonda. Il web permette loro di superare pian piano i confini fisici e culturali che separano le loro vite, portandoci all’interno di un mondo nel quale i media non hanno accesso.
“La vita è un dono” di Israel Moscati è in programma domenica 16 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Cinque donne, un viaggio nelle loro storie di vita, nel loro diverso e caleidoscopico modo di essere donna e di superare la malattia, il tumore al seno. Un racconto tra le pieghe di dolori taciti ed inconfessabili che coinvolgono anche chi ti sta vicino con reazioni diverse. Quando il progetto di vita è stravolto dalla malattia inizia un processo di lotta e trasformazione. Cinque donne che trovano una nuova forza nella corsa. Corrono insieme, sino a raggiungere il traguardo finale della maratona. Il traguardo più grande e difficile che ci possa essere: quello della vita.
“Via Gallica: sulle orme dei Romani fra storia e archeologia” di Keti Riccardi, per la regia di Matteo Bardelli, è in programma domenica 16 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. È stata chiamata via Gallica. Ma era più di una via. Era un reticolo di strade che collegava antichi villaggi abitati da genti del Po. Villaggi che dopo la conquista dei Romani mutarono profondamente dal punto di vista urbanistico, sociale e culturale. Un insieme di percorsi che mettevano in relazione Brescia, Bergamo, Como e Milano. Efficienti vie di comunicazione che arrivavano ai grandi laghi dove i Romani amavano edificare lussuose ville dell’ozio. Un territorio dove, nell’arco di tre secoli, si consumarono scontri ma anche incontri di civiltà. Dove tra pace e guerra si arrivò alla creazione di un nuovo mondo, di un nuovo modello sociale: quello romano. Un mondo ancora leggibile nei moderni tessuti urbani delle principali città della Lombardia, che testimoniano di un tempo in cui uomini, imperatori e poeti tramandavano le loro memorie e i loro fasti attraverso opere immortali come gli dei ai quali si rivolgevano. Un documentario di Rai Storia.
10 le anteprime italiane di film documentari internazionali pluripremiati ai più prestigiosi festival nel mondo tra cui “Wall” di Cam Christiansen, in programma giovedì 13 settembre al Teatro dell’Arte della Triennale di Milano. Il film documentario dove David Hare, che il The Washington Post ha definito “il più importante drammaturgo politico che scrive in inglese”, interpreta l’innovativo documentario realizzato con le tecniche dell’animazione. Il film esplora la realtà del muro che separa Israele e Palestina come mai fatto prima.
“The School in the Cloud” di Jerry Rothwell è in programma sabato 15 settembre all’auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Il film documentario affronta il tema dell’istruzione e dell’educazione attraverso il web e racconta l’esperimento condotto in tre anni dal professore indiano Sugata Mitra. Il film intreccia l’idea di Sugata sull’educazione, l’esperienza dei bambini nelle zone rurali a ovest del Bengala, molti dei quali non avevano mai avuto a che fare con computer o Internet prima, e quelli nel Regno Unito, per i quali Internet è profondamente insita nella loro vita quotidiana. Cosa succede in un villaggio remoto dell’India quando i bambini si connettono a Internet per la prima volta?
“Transformer” di Michael Del Monte verrà presentato sabato 15 settembre alla sala Polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il film documentario narra e affronta il tema dell’identità di genere. Il film racconta la storia di un ex marine dell’esercito americano e campione mondiale di body building Matt ‘Kroc’ Kroczaleski che fa outing come transgender. Matt viene abbandonato dagli sponsor, rinnegato dai genitori, escluso dalle competizioni. Matt cambia nome in Janae. Il film espone le difficoltà incontrate dal protagonista. La sua apertura a documentare il processo di trasformazione a volte estremamente doloroso cattura lo spettatore.
“Exit” di Karen Winther è in programma domenica 16 settembre allo sala Polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. La regista racconta nel film il suo viaggio di ricerca per trovare le motivazioni che l’hanno indotta ad abbandonare il passato di militanza estremista. Qual è stato il “campanello d’allarme” che ha fatto sì che lei e un gruppo di precedenti estremisti, neonazisti e non solo, abbandonassero la violenza e l’estremismo? Attraverso conversazioni private con ex estremisti provenienti da Germania, Francia, Danimarca e Stati Uniti, Karen ricorda quel momento, riflette sul passato, sul come è riuscita a uscirne. (distribuzione italiana: Stefilm)
“Karl Marx City” di Petra Epperlein e Michael Tucker è in programma domenica 16 settembre allo sala Polifunzionale della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Venticinque anni dopo la caduta della Repubblica Democratica Tedesca la regista Petra Epperlein torna nella città in cui è cresciuta, chiamata Karl Marx City, per scoprire la verità dietro il suicidio di suo padre e le voci di un suo passato nella Stasi. (distribuzione italiana: Wanted Cinema)
Altri 13 sono i film documentari in anteprima assoluta selezionati per il concorso “Storie dal mondo contemporaneo”, su più di 150 film iscritti, quali: Blindly Dancing di Fabio Palmieri, Due di Due di Noemi Salonia; I vetri tremano di Alessandro Focareta; Il canto del mare di Claudia Neubern; Le cicale di Emiliano Mancuso e Federico Romano; L’ora d’acqua di Claudia Cipriani; Mauro da Budelli di Marco Tagliabue; Ogni cosa rosa di Patrizia Emma Scialpi, Fabiana Foschi, Ghila Cerniani, Giuseppe Costa; Sa Femina Accabadora – la dama della buona morte di Fabrizio Galatea; Scripta Manent di Giorgia Ripa; Strange Fish di Giulia Bertoluzzi; The Wash – La lavatrice di Tomaso Mannoni; Una gloriosa delegazione a Pyongyang di Pepi Romagnoli.
Ospite d’onore del 4° Festival Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà, Costanza Quatriglio, documentarista e regista, che terrà la masterclass “Il racconto del reale”, in programma domenica 16 settembre ore 11.30 alla Triennale di Milano, e riceverà il “Premio Visioni dal Mondo, Cinema della Realtà 2018”, assegnato a Gianni Amelio nella prima edizione del Festival, a Pietro Marcello nella seconda edizione e a Leonardo Di Costanzo nell’edizione 2017. Le donne saranno protagoniste anche dell’incontro “Un nuovo sguardo femminile sul cinema del reale”, sabato 15 settembre ore 11.00 con quattro giovani registe: Silvia Bellotti, Martina di Tommaso, Martina Melilli e Maria Tilli.
Il programma completo è disponibile su www.visionidalmondo.it.