Tra il settembre e il novembre 1938 la Società Dante Alighieri, in linea con la politica nazionale fascista, espulse tutti i suoi aderenti ebrei. A 80 anni dalle leggi antisemite questo episodio viene rievocato in un convegno dal titolo “La cultura italiana, la Società Dante Alighieri e l’antisemitismo fascista” che si svolgerà a Roma il 29 ottobre 2018, a Palazzo Firenze.

Il convegno sarà l’occasione per una riflessione complessiva sulla cultura italiana e le sue compromissioni con la politica razzista del fascismo. Saranno presenti il Presidente della Dante Alighieri, Andrea Riccardi, promotore dell’iniziativa, la Presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello e il Rabbino capo Riccardo Di Segni. Durante il convegno verrà scoperta una targa in memoria degli ebrei espulsi nel ‘38. Contestualmente, Andrea Riccardi ha espresso il suo commosso ricordo verso Lello di Segni: “La scomparsa di Lello Di Segni, l’ultimo sopravvissuto alla deportazione romana del 16 ottobre 1943, è per noi fonte di grande dolore per la stima verso questa personalità che ha tanto ingiustamente sofferto e motivo di responsabilità a continuare a fare storia del razzismo antisemita.

La Dante deve molto alla sua componente ebraica, per questo motivo lunedì prossimo a Palazzo Firenze dedicheremo una giornata alla memoria e apporremo una targa in ricordo di un momento cupo della nostra storia, l’espulsione dei soci ebrei del 1938”. “La memoria della Shoah è uno dei fondamenti della nostra civiltà – ha aggiunto – non c’è futuro senza memoria”.

(com.unica, 27 ottobre 2018)

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