L’AQUILA – Il 26 ottobre, in collaborazione con il Corso di laurea in Scienze motorie Discab, nell’Aula magna del Dipartimento di Scienze umane via Nizza, all’Aquila, è stato presentato il volume dal titolo: “90 Anni e più di Calcio Aquilano”, scritto a quattro mani da Dante Capaldi ed Enrico Cavalli. L’introduzione del professor Ezio Sciarra, già preside della facoltà di Sociologia all’Università degli studi di Chieti-Pescara, ha ripercorso gli aspetti storici e sportivi che hanno fatto vivere alla città capoluogo momenti di gloria alternati a cocenti delusioni. Il prof. Sciarra ha stigmatizzato anche qualche aspetto poco nobile di qualche società sportiva.

Una carrellata storica che ricostruisce 90 anni di attività sportiva di una Società che ebbe il suo momento più fulgido ed esaltante nel 1934 allorché, a Genova, batté l’Andrea Doria – attuale Sampdoria – e fu promossa, prima squadra abruzzese, in serie B, dove rimase per tre anni. Elemento di spicco di quel tempo Annibale Frossi (il “dottor sottile”), friulano, che fu ceduto poi all’Ambrosiana Inter e che giocò poi con la Nazionale di Pozzo e fu Olimpionico del 1936.

Nel libro, corredato da tante foto storiche, oltre alla riproposizione di tutti i campionati con la rosa dei giocatori e i risultati delle gare, vengono messe in luce le caratteristiche tecniche e agonistiche di giocatori importanti che hanno fatto il salto di qualità giocando poi in serie A. Giocatori come Italo Acconcia, Angelo Caroli, Peppino Picella, Paolo Braca, oltre ai “pezzi storici” del passato remoto quali Marino Bon (la ballerina del calcio aquilano), Giovanni Baglioni, Alberto Carlei, Dante Fogola, e a quelli più “recenti” come Aldo Di Bitonto, Paolo Rossi, Valdo Cherubini e agli indimenticabili Bellei, Grasselli, Santariga Acciari Fioroni, il grande Guido Attardi, Di Bartolomeo, Macci, Marra, Torriglia, Tomassoni, Stentella Santelli, Mari, Scarlattei, il velocissimo e funambolico Filippo Cannavacciuolo. Infine, vengono riportati i nomi di tutti i presidenti e allenatori che si sono alternati alla guida dell’Aquila calcio, nonché una ricca bibliografia con la citazione anche di alcuni giornali online.

La “chicca del libro” può essere quella relativa alla ricostruzione di tutti i risultati dei derby disputati dall’Aquila contro le formazioni abruzzesi: come Pescara, Chieti, Teramo, Avezzano, Lanciano, Sulmona, Vasto, Francavilla e tutte le altre formazioni che L’Aquila ha incontrato sulla sua strada tra le varie cadute e resurrezioni. Nella pubblicazione, non viene risparmiata una disamina competente ed articolata, nonché impietosa, della situazione sportiva nel periodo post sismico.

All’incontro, oltre agli autori del libro, sono intervenuti Marco Mancini, presidente dei Supporters Trust dell’Aquila, e il giovane presidente della società rossoblù, l’avvocato Marco De Paulis, con la presenza in sala di una folta rappresentanza dei calciatori della squadra Città di L’Aquila che sta onorando i colori rossoblù in Prima Categoria Girone A, guidata dal capitano Nicola Di Francia e dal Responsabile Tecnico e Presidente della scuola calcio L’Aquila Soccer School Maurizio Ianni.Ha concluso la presentazione l’ex presidente del Comitato Regionale della Federazione italiana gioco calcio, Antonio Papponetti, uno dei principali esponenti del pallone abruzzese negli anni Ottanta e Novanta, prima di scalare a livello nazionale la Federazione italiana gioco calcio (Figc), di cui è stato presidente del Settore giovanile e scolastico dal 2002 al 2005 e subito dopo, per altri quattro anni, vice presidente del Settore tecnico. A chiudere gli interventi la professoressa Maria Giulia Vinciguerra, presidente del CAD del Corso di laurea in Scienze Motorie e Sportive, che ha portato il saluto della Rettrice Paola Inverardi ed offerto, a nome dell’Università dell’Aquila, il massimo supporto e la concreta collaborazione a tutte le attività sportive ed organizzative della neonata società, anche attraverso i tirocini dei propri studenti presso le strutture della società. Moderatore del dibattito e della presentazione è stato il giornalista Fulgo Graziosi.

Antonio Giampaoli, com.unica 31 ottobre 2018

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