L’Aquila – Quarto di S. Maria, un nuovo libro di Mons. Antonini
Giovedì 8 novembre, alle ore 17, la presentazione a Palazzo Fibbioni
L’AQUILA – Ancora una gemma, nella narrazione delle preziosità aquilane, la nuova opera di Mons. Orlando Antonini, Nunzio apostolico ed insigne studioso di architettura religiosa e urbana. Nel suo nuovo libro “L’AQUILA – Quarto di S. Maria”, edito da One Group Edizioni, tratta da par suo palazzi ed edifici restaurati nel Quarto dai danni del terremoto del 2009, ad opera dell’impresa Taddei SpA. Il volume verrà presentato all’Aquila giovedì 8 novembre, alle ore 17, presso la Sala Rivera di Palazzo Fibbioni, in via San Bernardino 2. Con l’Autore interverranno all’evento di presentazione Arturo Narducci, direttore generale Taddei SpA, Lorenzo Bartolini Salimbeni, architetto e professore ordinario di Storia dell’Architettura all’Università di Chieti-Pescara, Carlo De Matteis, già professore ordinario di Letteratura italiana all’Università dell’Aquila, Francesca Pompa, presidente One Group Edizioni, Angelo De Nicola, giornalista e scrittore, che modererà gli interventi.
In un viaggio sempre denso di spunti d’interesse Mons. Antonini ci accompagna nei Palazzi e negli edifici dello storico Quarto di Santa Maria Paganica, laddove recuperi monumentali sono stati realizzati da Taddei SpA, primaria impresa aquilana, General Contractor, che ha realizzato in Italia e all’estero importanti lavori in opere pubbliche rilevanti, ma anche impegnativi restauri in monumenti simbolo come il Colosseo, la Domus Aurea, la Casina Farnese sul Colle Palatino, solo per citarne alcuni.
“I temi dei quali finora mi ero per lo più occupato – scrive Mons. Antonini nella Premessa – riguardano, com’è noto, le architetture sacre della Città e di parte del Contado […]. Ma le chiese, costituendo anche i poli, i nuclei di partenza della stessa strutturazione urbana e territoriale ed i gangli generatori delle componenti rionali che formano la città nel suo complesso, mi inducevano altresì ad allargare necessariamente l’interesse all’edilizia civile di contesto. Non avevo ancora avuto modo però, se non in qualche caso e parzialmente – per quanto appunto bastava ad inquadrarvi le costruzioni religiose che studiavo e individuarne le strette rispondenze d’impianto –, di occuparmi ex professo di singole concrete manifestazioni dell’architettura civile aquilana, leggerne la vicenda costruttiva e darne una valutazione storico-artistica nel quadro dell’architettura aquilana complessiva. Ed ecco ora la Taddei SpA a darmene, opportunamente, il motivo, col chiedermi questo contributo seppure limitatamente a cinque complessi edilizi monumentali da essa recuperati in questi anni del post-sima 2009 nel Quarto di S. Maria. […]”
Nella pagina di Presentazione al volume scrive, tra l’altro, Danilo Taddei: “Quando il 6 aprile 2009 un devastante terremoto colpì la nostra città – L’Aquila – causando incalcolabili perdite sia dal punto di vista umano che materiale, al cordoglio ed allo sgomento si unì in noi quasi subito anche un impellente senso di responsabilità. Come costruttori e restauratori aquilani, infatti, con oltre quarant’anni di esperienza – non solo sul territorio, ma in tutta Italia e all’estero – non potevamo non sentirci coinvolti in prima persona e non avvertire un forte senso di responsabilità come impresa nei confronti dell’intera comunità. Una responsabilità cosciente della vastità e della complessità del lavoro che andava affrontato, per ridare un volto a quell’anima ricca di storia e di opere d’arte con quasi ottocento anni di vita. […]”
Questo prezioso volume di Mons. Antonini, come tutti i suoi lavori pubblicati, è un eccellente contributo scientifico – storico artistico architettonico -. Di quei cinque complessi monumentali nel Quarto di S. Maria, riportati al loro splendore dai restauri condotti da Taddei SpA, il lavoro di Mons. Antonini illustra il pregio architettonico, nella vicenda urbana aquilana, con la straordinaria sua capacità d’illuminare ogni dettaglio nel contesto fondativo e ricostruttivo dell’Aquila a seguito dei forti terremoti che ne hanno contrassegnato la storia di otto secoli.
(com.unica, 5 novembre 2018)