A Piero Sanavio la “Menorah di Anticoli”
Il Consiglio direttivo della Fondazione Levi Pelloni, presieduto dallo storico Pino Pelloni e su proposta del consigliere Antonio Totaro, ha deliberato la consegna dell’onorificenza “Menorah di Anticoli” al narratore, poeta, saggista, drammaturgo e traduttore Piero Sanavio.
La consegna del riconoscimento (una copia della Menorah di Anticoli-Fiuggi sec. XV) avverrà sabato 22 dicembre, presso la Sala Margana di Roma, in occasione della serata dedicata al grande ritrattista del Novecento Arturo Rietti. Il Consiglio direttivo della Fondazione dedicherà nel corso del 2019 una giornata di studio all’opera di Piero Sanavio.
Nato a Padova nel 1930, di famiglia rigorosamente antifascista, il padre era sodale di Giacomo Matteotti, si è laureato aVenezia con una tesi pionieristica sui primi Cantos di Ezra Pound. Ha terminato gli studi all’università di Harvard. Da qui, a più riprese si recava a Washington D.C., a incontrare Pound, all’epoca nel manicomio di St. Elizabeth’s, per delucidazioni su specifici punti dei Cantos. Ne offre evidenza il carteggio, parzialmente pubblicato in La Gabbia di Pound (infra) ereperibile in toto nel costituendo Fondo Sanavio presso la Biblioteca Universitaria di Padova.
Ha insegnato e tenuto conferenze all’università Brandeis, Waltham, Massachusetts; University of Michigan at Ann Harbor; Universidad de Puerto Rico, Rio Piedras; Ohio University nonché a Yale e Harvard. In Italia ha brevemente insegnato all’Orientale di Napoli e all’Università della Tuscia.
Primo inviato de Il Mondo di Arrigo Benedetti, poi (essenzialmente in Medio Oriente) de Il Globo di Antonio Ghirelli, ha scritto per l’International Herald Tribune. È stato fellow per due anni consecutivi della Rockefeller Foundation, in seguitouniversity fellow dell’università di Yale, fellowship interrotta dalla sua nomina a funzionario internazionale di rango diplomatico per un’agenzia delle Nazioni Unite (Unesco) a Parigi.
Nell’immediato dopoguerra, sotto un pseudonimo americano ma anche in nome proprio, ha scritto racconti polizieschi per la rivista Brivido. Nello stesso periodo collaborava con i quotidiani L’Adige; Il Corriere Tridentino; La Posta dell’Adda; assai più tardi scriverà su Il Gazzettino; le pagine culturali de Il Sole-24 Ore e Il Giorno nonché (2013-2014) l’inserto “Alias” de Il Manifesto. Ha inoltre intensivamente collaborato con i periodici Galleria; Nuova Presenza; Nuova Corrente;The Arlington Newsletter (Cambridge, Mass.); Audience (Cambridge, Mass.); The Texas Quarterly (Universy of Texas at Austin); Tel-Quel (Parigi).
Per Audience (1960) ha tradotto in inglese una scelta di poesie di Salvatore Quasimodo, incontrato a Harvard dopo il premio Nobel. Un suo poemetto in lingua inglese (Antilla – infra) e il racconto “The Dogs” (versione in inglese dell’inedito “Il Buio”) sono apparsi in New Directions Annual rispettivamente nel 1964 e nel 1972. Ha presentato e introdotto in Italia le opere di H. D. Thoreau.
È stato presidente emerito e fondatore dell’“Institut Eugène Sigaud pour une Anthropologie de l’écriture” di Parigi, è membro, dal 2012, della giuria del premio internazionale Feronia-Filippo Bettini.
Nel 1978 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa per la Sezione Narrativa. Il 16 dicembre 2004, nel corso di una pubblica cerimonia nella sala Rossini dello storico Caffè Pedrocchi, la città di Padova lo ha onorato con la consegna del proprio sigillo a riconoscimento della sua produzione letteraria. Nel 2008, la Camera di Commercio di Padova lo ha decorato di una medaglia d’oro per testimoniare l’importanza delle sue attività in campo internazionale
(Francesco Buono /com.unica, 20 dicembre 2018)