Usa a rischio shutdown, lascia il Segretario alla Difesa
Il presidente americano Donald Trump, in assenza delle risorse per il muro al confine col Messico, non intende firmare il compromesso raggiunto al Senato per scongiurare lo shutdown. È solo grazie ad una legge di bilancio tampone, che passa ora all’approvazione della Camera, se gli Usa stanno evitando il blocco di tutte le attività amministrative che sarebbe scattato alla fine della settimana, ma il provvedimento fornisce risorse solo fino al prossimo 8 febbraio (Politico).
ll segretario alla Difesa Jim Mattis lascia il Pentagono citando nella sua lettera di dimissioni differenze di vedute con Trump in relazione alla decisione del presidente Usa di ritirare le truppe dalla Siria. L’amministrazione Trump vorrebbe riportare a casa circa 7.000 soldati, la metà delle truppe americane presenti in Afghanistan, nei prossimi mesi, nonostante diversi consiglieri ed esperti militari ritengano che il ritiro rischierebbe di far precipitare il Paese nel caos (Washington Post)
Sul fronte dell’economia il dollaro è crollato al suo valore più basso in un mese dopo che la Fed ha rivisto al ribasso l’outlook 2019 e ha alzato i tassi per la quarta volta in un anno (invece delle attese tre), aprendo a due nuovi interventi nel 2019 (Reuters). Seguendo l’apertura negativa di Wall Street, che è scesa fino quasi al -3% (Il Sole 24 Ore), anche le borse europee hanno chiuso in rosso, con Piazza Affari a -1,9%.
La Corte di giustizia statunitense ha accusato due cittadini cinesi, ancora non arrestati, di aver hackerato i network di compagnie e agenzie governative occidentali per rubarne la proprietà intellettuale commerciale. Secondo Stati Uniti e Gran Bretagna i due hacker, parte del gruppo chiamato Advanced Persistent Threat 10, avrebbero agito per conto dell’intelligence governativa cinese (Bbc).
com.unica, 21 dicembre 2018