La scomparsa di Piero Sanavio
Solo pochi giorni fa il grande intellettuale veneto aveva ricevuto l’onorificenza “Menorah di Anticoli” dalla Fondazione Levi Pelloni.
Dopo una lunga malattia si è spento oggi a Roma Piero Sanavio. Nato a Padova nel 1930, ha insegnato antropologia e letteratura inglese in importanti università italiane e nordamericane. È stato fellow per due anni consecutivi della Rockefeller Foundation, in seguito university fellow dell’università di Yale, fellowship interrotta dalla sua nomina a funzionario internazionale di rango diplomatico per un’agenzia delle Nazioni Unite (Unesco) a Parigi. Primo inviato de Il Mondo di Arrigo Benedetti, poi de Il Globo di Antonio Ghirelli, ha collaborato inoltre con prestigiose testate internazionali come il «New York Herald Tribune International». È stato anche narratore, poeta, saggista, drammaturgo e traduttore.
Di famiglia rigorosamente antifascista, il padre era sodale di Giacomo Matteotti. Era sposato in seconde nozze con Anuskha Palme, traduttrice e promotrice teatrale cui si devono, tra l’altro, le versioni in italiano di quasi tutta l’opera drammatica di Lars Norèn. Da Anuskha Palme, ha avuto una figlia, l’attrice Beatrice Palme. Si è laureato a Venezia con una tesi pionieristica sui primi Cantos di Ezra Pound e ha terminato gli studi all’Università di Harvard. Da qui, a più riprese si recava a Washington D.C. per incontrare Pound, all’epoca nel manicomio di St. Elizabeth’s, per delucidazioni su specifici punti dei Cantos. Ne offre evidenza il carteggio, parzialmente pubblicato in La Gabbia di Pound (infra) ereperibile in toto nel costituendo Fondo Sanavio presso la Biblioteca Universitaria di Padova.
Nell’immediato dopoguerra, sotto un pseudonimo americano ma anche in nome proprio, ha scritto racconti polizieschi per la rivista Brivido. Nello stesso periodo collaborava con i quotidiani L’Adige; Il Corriere Tridentino; La Posta dell’Adda; assai più tardi scriverà su Il Gazzettino; le pagine culturali de Il Sole-24 Ore e Il Giorno nonché (2013-2014) l’inserto “Alias” de Il Manifesto. Ha inoltre intensivamente collaborato con i periodici Galleria; Nuova Presenza; Nuova Corrente; The Arlington Newsletter (Cambridge, Mass.); Audience (Cambridge, Mass.); The Texas Quarterly (University of Texas at Austin); Tel-Quel (Parigi).
Per Audience (1960) ha tradotto in inglese una scelta di poesie di Salvatore Quasimodo, incontrato a Harvard dopo il premio Nobel. Un suo poemetto in lingua inglese (Antilla – infra) e il racconto “The Dogs” (versione in inglese dell’inedito “Il Buio”) sono apparsi in New Directions Annual rispettivamente nel 1964 e nel 1972. Ha presentato e introdotto in Italia le opere di H. D. Thoreau.
Nel 1978 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa per la Sezione Narrativa. Il 16 dicembre 2004, nel corso di una pubblica cerimonia nella sala Rossini dello storico Caffè Pedrocchi, la città di Padova lo ha onorato con la consegna del proprio sigillo a riconoscimento della sua produzione letteraria. Nel 2008, la Camera di Commercio di Padova lo ha decorato di una medaglia d’oro per testimoniare l’importanza delle sue attività in campo internazionale.
L’ultimo riconoscimento l’ha ricevuto solo pochi giorni fa: il Consiglio direttivo della Fondazione Levi Pelloni, presieduto dallo storico Pino Pelloni e su proposta del consigliere Antonio Totaro, gli ha consegnato l’onorificenza “Menorah di Anticoli”. La cerimonia si è svolta lo scorso 22 dicembre, presso la Sala Margana di Roma, in occasione della serata dedicata al grande ritrattista del Novecento Arturo Rietti. Il Consiglio direttivo della Fondazione dedicherà nel corso del 2019 una giornata di studio all’opera di Piero Sanavio.
I funerali si svolgeranno lunedì 7 gennaio alle ore 15 nella Basilica di Santa Maria in Trastevere.
com.unica, 4 gennaio 2018