Usa, il più lungo shutdown mai registrato nella storia
Oggi inizia il 23 esimo giorno di shutdown, il più lungo mai registrato nella storia degli Stati Uniti. Tra gli effetti del blocco, la chiusura parziale della commissione di vigilanza potrebbe mettere a rischio alcune tra le quotazioni in borsa più attese del 2019 (Wsj). Venerdì per la prima volta circa 800.000 dipendenti pubblici coinvolti nella semiparalisi delle attività amministrative non hanno ricevuto lo stipendio. Molti sono scesi in piazza a protestare: a causare ulteriore ansia e frustrazione è il fatto che non si sa quanto il blocco potrebbe durare.
I sindacati dei dipendenti federali hanno fatto causa al governo, accusandolo di violare le leggi sul lavoro richiedendo ai dipendenti ritenuti “essenziali” di continuare a lavorare senza stipendio. L’azione legale, riportano i media americani, è stata depositata dai sindacati che rappresentano i lavoratori federali, ovvero la National Federation of Federal Employees, la National Association of Government Employees SEIU e la National Weather Service Employees Organization.
L’aeroporto di Miami chiuderà nel corso del fine settimana uno dei terminal per mancanza di personale. Anche i controllori di volo hanno fatto causa al governo per averli deprivati” dei meritati stipendi. E l’agenzia Standard & Poors’ fa i conti economici: a oggi lo shutdwon è costato 3,6 miliardi di dollari, circa 1,2 miliardi a settimana. Se durasse altri 14 giorni costerà piu’ dei 5,7 miliardi chiesti da Trump per il muro.
Il presidente Donald Trump ha detto che non dichiarerà “così velocemente l’emergenza nazionale” con la quale potrebbe ottenere i fondi per il muro il Messico. “Sarebbe una soluzione facile per me dichiarare l’emergenza nazionale, ma non lo farò così velocemente”, afferma Trump dicendosi convinto che il muro e la sicurezza del confine “siano qualcosa che il Congresso può fare”. Ma Trump appare determinato ad andare avanti sulla sua strada: ”La barriera d’acciaio, o il muro, avrebbe dovuto essere costruita dalle precedenti amministrazioni molto tempo fa. Non lo hanno fatto, io lo farò” twitta il presidente (Ansa). Dicendosi pronto a firmare la misura che consentirà ai dipendenti federali di ottenere gli stipendi persi con lo shutdown, Trump invita i democratici a rientrare a Washington e votare per lo stanziamento dei fondi per il muro. Fra le ipotesi allo studio da parte dell’amministrazione resta in campo, al di là dell’emergenza nazionale, quella di usare i fondi destinati alle risorse a disposizione per gli uragani.
com.unica, 14 gennaio 2019