Cassino: la Menorah di Anticoli in memoria dei cugini Efrati
Giorno della Memoria 2019: le iniziative promosse dalla Biblioteca della Shoah e dalla Fondazione Levi Pelloni
La Biblioteca della Shoah di Fiuggi, area didattica della Fondazione Levi Pelloni, promuove anche quest’anno una serie di appuntamenti nelle scuole e nelle sedi istituzionali del Lazio per celebrare il Giorno della Memoria. Questa edizione 2019 vedrà Pino Pelloni, Luciana e Margherita Ascarelli presenti nelle scuole di Zagarolo (mercoledì 23 gennaio, Istituto Comprensivo), Olevano Romano (giovedì 24 Istituto Comprensivo e domenica 27 Liceo Scientifico Cartesio), Cerreto Laziale (giovedì 24, Istituto Comprensivo), Roma (lunedì 28, Via Vittoria, 24) e Cassino (mercoledì 30, Palazzo Municipale, Sala Pier Carlo Restagno). Il tema che verrà presentato agli studenti riguarderà le Leggi razziali del 1938 mentre l’appuntamento di domenica 27, voluto dal Comune di Olevano Romano di concerto con l’Associazione Welcome to Tivoli, è il risultato del progetto didattico/formativo “Mio Dio perché?”, realizzato con gli Istituti Comprensivi dei Comuni di Olevano Romano e Cerreto Laziale.
Mercoledì 30 gennaio l’Amministrazione Comunale di Cassino, su proposta del Centro Documentazione e Studi Cassinati e in collaborazione con La Fondazione Levi Pelloni, ricorderà i cugini Settimio e Marco Giacomo Giuseppe Efrati, cittadini ebrei nati a Cassino, e finiti nella razzia del Ghetto di Roma del 16 ottobre 1943 e mai piu tornati da Auschwitz. Il convegno, in calendario alle ore 10,30, contempla gli interventi del sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, del Vescovo della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo Gerardo Antonazzo, di Pino Pelloni (“Il dovere della memoria”), Luciana Ascarelli (“Le leggi razziali del 1938”) e Gaetano De Angelis-Curtis (Cassino, il Lazio Meridionale e gli Ebrei).
Per l’occasione verranno installate, a ricordo del loro sacrificio e nell’area del Monumento ai Caduti, due copie della Menorah di Anticoli, l’antica pietra (sec.XV) rinvenuta nel ghetto ebraico di Anticoli, l’odierna Fiuggi. L’antica Menorah di Anticoli, rinvenuta in via del Macello nel borgo di Fiuggi, non è la prima volta che viene utilizzata come segno di riconoscimento e di ricordo sia come dono a personalità che si sono distinte nella ricerca storica e nell’esercizio del dovere dell’accoglienza e della solidarietà, sia come segno di memoria per cittadini europei, ebrei e non solo, che sono state vittime dei totalitarismi del Novecento.
La Menorah di Anticoli, un’incisione di fattura catalana, il che ha fatto ipotizzare la sua datazione alla fine del XV, rappresenta un documento molto importante per la storia di Fiuggi e la sua copia è stata realizzata da Luigi Severa.
Lo sviluppo maggiore della comunità ebraica anticolana si ebbe quando, nel 1291, molti discendenti di Abramo furono espulsi dall’Italia meridionale. Non risulta che in Anticoli abbiano aperto un Banco di Prestito, come è testimoniato in Anagni, Alatri e Veroli, mentre è documentata l’attività privata di commerci e lavori artigianali, dell’arte speziale e della scrittura. Gli ebrei, presenti nelle contrade del Basso Lazio, se sono sopravvissuti alle persecuzioni lo devono alla loro utilità nella società in cui vivevano e al loro spirito di adattamento presso le comunità che li ospitavano. La stessa esistenza della comunità ebraica in Anticoli e negli altri centri vicini, trova risposta anche nei comportamenti delle Chiese locali, che da una parte tentavano l’assimilazione religiosa e dall’altra favorivano la loro esistenza. È risaputo come la Camera Apostolica adoperasse ogni mezzo per invitare sottobanco gli Ebrei a prestare denaro a usura ai cristiani in modo che questi fossero in grado di adempiere al loro dovere di contribuenti. Prestiti che il potere temporale vietava ai sudditi, tollerandoli e sollecitandoli agli Ebrei. Pertanto le comunità ebraiche erano socialmente utili alla Chiesa e al Feudo.
(com.unica/Francesco Buono, 18 gennaio 2019)