Education World Forum, no alla violenza fuori e dentro le scuole dai giovani di tutto il mondo
In occasione dell’Education World Forum, che si tiene a Londra in questi giorni, i giovani da tutto il mondo chiedono ai leader globali di porre fine alla violenza fuori e dentro le scuole. In rappresentanza dei bambini e dei giovani di tutto il mondo, Khuthadzo Silima e Jonathan Franca, attivisti di 18 anni dal Sud Africa e dagli Stati Uniti, presenteranno un manifesto ai ministri dei governi al forum di Londra, descrivendo ciò di cui i bambini e i giovani hanno bisogno per sentirsi al sicuro dentro e fuori la scuola.
“Il manifesto rappresenta le voci di milioni di bambini e giovani che affrontano la violenza a scuola ogni giorno”, ha dichiarato Silima prima dell’evento. “Il messaggio che vogliamo trasmettere è chiaro: gli adulti devono ascoltarci e prendere sul serio la questione della violenza a scuola”. Il manifesto dei giovani #ENDviolence è stato redatto il mese scorso da oltre 100 bambini e giovani da tutto il mondo, fra cui Silima e Franca. Si basa inoltre su un recente sondaggio dell’UNICEF sui giovani, che ha ricevuto più di 1 milione di risposte da oltre 160 paesi, e su idee da parte di giovani che hanno discusso sull’argomento durante una serie di dibattiti gestiti dagli studenti in tutto il mondo.
Il manifesto chiede degli interventi nelle seguenti aree:
* Una richiesta ai genitori, tutori, scuole, responsabili politici e comunità di prendere sul serio gli studenti; stabilire regole chiare; promulgare leggi che limitino l’utilizzo di armi; garantire percorsi sicuri da/verso la scuola; fornire strutture scolastiche sicure; formare gli insegnanti e i consulenti; e insegnare il concetto di consenso e rispondere alle violenze sessuali.
* Un impegno da parte degli studenti ad essere gentili, segnalare le violenze, e a impegnarsi in prima persona.
* Diversità e tolleranza nelle scuole, a prescindere da cultura, genere, identità, condizione di disabilità, orientamento sessuale, nazionalità, razza, etnia, status migratorio e religione; e protezione per tutti gli studenti – coloro che subiscono violenza e coloro che assumono comportamenti violenti.
“Da ogni parte del mondo, i bambini e i giovani gridano un messaggio di aiuto!”, hanno commentato dall’UNICEF. “Chiedono ai leader di dare loro un posto sicuro per andare a scuola, imparare e costruire un futuro più luminoso per loro stessi”.
Il manifesto dei giovani #ENDviolence è parte di un’azione collettiva per porre fine alle violenze a scuola e fuori, chiamata “Safe to Learn” e guidata da organizzazioni come l’UNICEF, il DFID (United Kingdom’s Department for International Development), l’UNESCO, la Partnership globale per porre fine alla violenza contro i bambini, e l’UNGEI (United Nations Girls’ Education Initiative).
L’UNICEF sta incoraggiando i giovani in tutto il mondo ad alzare le loro voci per porre fine alla violenza nelle scuole e fuori e a dirci come stanno lavorando insieme e quali soluzioni stanno adottando per porre fine alla violenza nelle scuole e fuori una volta per tutte.
Con questo manifesto, i giovani ci hanno spiegato i pericoli che affrontano a scuola ogni giorno, fra cui scontri fisici, pressioni per prendere parte a gang, bullismo sia online che di persona, punizioni violente, molestie sessuali e violenza armata. È arrivato il momento per i leader globali di ascoltare e di agire per porre fine alla violenza nelle scuole e fuori.
#SafetoLearn è una nuova campagna per porre fine alle violenze a scuola in modo che i bambini siano liberi di imparare, crescere bene e inseguire i loro sogni. È stata inizialmente concepita dai membri della Partnership globale per porre fine alla violenza contro i bambini: UNESCO, UNICEF, DFID (UK Department for International Development) e UNGEI. La visione della partnership è lavorare coi governi, le organizzazioni della società civile, le comunità, gli insegnanti e gli stessi bambini per porre fine alla violenza in ogni scuola entro il 2024.
com.unica, 24 gennaio 2019