Un progetto pensato per valorizzare quella complessa produzione letteraria nota come “scrittura migrante”, promuovere gli autori/rici di origine immigrata, diffondere le loro opere e valorizzare la specificità dei loro punti di vista. È “Words4link – scritture migranti per l’integrazione”, che è stato appena lanciato in rete. Che si dedichino alla poesia, alla narrativa, alla saggistica o al giornalismo e all’informazione, gli autori/rici migranti (o di origine migrante) offrono un contributo prezioso per la comprensione della contemporaneità.

Grazie alla pluralità dei loro punti di vista possono contribuire a un cambiamento nella rappresentazione della migrazione oggi più diffusa nell’immaginario collettivo italiano, condizionata da percezioni negative, dominata dalla prospettiva emergenziale e schiacciata su collocazioni marginali. A loro e a chi pubblica e diffonde la loro scrittura,“Words4link” offrirà non solo l’occasione per aumentare la visibilità presso un pubblico più ampio e presso la stampa, ma anche la possibilità di fare rete e contribuire allo scambio di buone pratiche di promozione. Sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie di comunicazione, il progetto vuole favorire il confronto e innescare sinergie e, allo stesso tempo, sostenere la visibilità degli autori e degli enti coinvolti.

Per agevolare questo processo, in tre anni di attività, sono previsti: la creazione di una rete di soggetti ed enti attivi nel settore; una mappatura degli attori chiave da trasporre online; l’organizzazione di incontri tra autori, giornalisti e lettori per lo scambio di buone prassi e una campagna di comunicazione. Al centro, nel ruolo dei protagonisti, scrittori e scrittrici già noti nel campo letterario e/o giornalistico e mediatico, ma anche giovani autori in cerca di spazi di contatto con il pubblico e visibilità. E accanto a loro tutti quegli enti che a vari livelli e con varie funzioni lavorano per promuovere gli autori e le autrici di origine immigrata e le loro opere (associazioni, media, editori, librerie…).

A realizzare il progetto, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014 – 2020, sarà un partenariato di tre enti con diversi campi di expertise e di azione: la cooperativa sociale Lai-momo (Bologna), nel ruolo di capofila, il Centro Studi e Ricerche IDOS (Roma) e l’Associazione Culturale Mediterraneo (Acquedolci, Messina). BJCEM (Biennale des Jeunes Créateurs de l’Europe et de la Méditerranée), Eks&Tra, Le Réseau e Razzismo Brutta Storia sono soggetti aderenti. 

com.unica, 18 aprile 2019

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