Selezionati gli otto centri di eccellenza europei per il supercalcolo, c’è anche Bologna
Il supercalcolo è una priorità fondamentale del programma Europa digitale dell’UE, proposto dalla Commissione nel maggio 2018 nell’ambito del bilancio a lungo termine dell’UE per il periodo 2021-2027, che comprende una proposta di 2,7 miliardi di € per finanziare il supercalcolo in Europa. Oggi, otto siti per centri di supercalcolo sono stati selezionati nell’UE per ospitare i primi supercomputer europei. Sosterranno ricercatori, industria e imprese europei nello sviluppo di nuove applicazioni in un’ampia gamma di settori, dalla progettazione di medicinali e nuovi materiali alla lotta ai cambiamenti climatici.
Con un grande passo avanti per rendere l’Europa una regione di supercalcolo all’avanguardia a livello mondiale, l’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) – istituita nel novembre 2018 allo scopo di dotare l’UE di un’infrastruttura di supercalcolo di prim’ordine entro la fine del 2020 – ha selezionato in 8 Stati membri gli 8 siti per centri di supercalcolo che ospiteranno le nuove macchine per l’elaborazione automatica dell’informazione ad alte prestazioni. L’invito a manifestare interesse per selezionare i siti ospitanti era stato lanciato nel febbraio 2019.
I siti scelti saranno ubicati a Sofia (Bulgaria), Ostrava (Cechia), Kajaani (Finlandia), Bologna (Italia), Bissen (Lussemburgo), Minho (Portogallo), Maribor (Slovenia) e Barcellona (Spagna). Sosterranno lo sviluppo di applicazioni importanti in ambiti quali la medicina personalizzata, la progettazione di farmaci e materiali, la bioingegneria, le previsioni meteorologiche e i cambiamenti climatici. In totale, 19 dei 28 paesi partecipanti all’impresa comune faranno parte dei consorzi che gestiranno i centri e il bilancio complessivo, con i fondi dell’UE, sarà pari a 840 milioni di €. Le modalità precise di finanziamento dei nuovi supercomputer saranno integrate nelle convenzioni di accoglienza che verranno firmate a breve.
Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: “Grazie a questi siti i nostri ricercatori avranno accesso a supercomputer di prim’ordine, una risorsa strategica per il futuro dell’industria europea, e potranno così elaborare i loro dati all’interno dell’UE. Si tratta di un importante passo avanti che consente all’Europa di avanzare nella capacità di calcolo; ci aiuterà a progredire nelle tecnologie orientate al futuro, come l’Internet delle cose, l’intelligenza artificiale, la robotica e l’analisi dei dati.”
Günther Oettinger, Commissario per il Bilancio e le risorse umane, ha affermato: “Questa iniziativa dimostra come gli investimenti congiunti tra l’UE e i suoi Stati membri a sostegno di un obiettivo comune possano contribuire a rendere l’Europa un leader in un settore ad alta tecnologia, apportando notevoli benefici a tutti i cittadini e a tutte le imprese europee. Attendiamo ora il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE e il programma Europa digitale, attraverso il quale abbiamo proposto un notevole volume di investimenti per realizzare un’infrastruttura di dati e supercalcolo all’avanguardia.”
Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l’Economia e la società digitali, ha aggiunto: “L’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni è un buon esempio di come i paesi dell’UE possano collaborare per stimolare l’innovazione e competere a livello mondiale in queste tecnologie altamente strategiche. Sono convinta che i nuovi supercomputer ospitati da questi siti stimoleranno la competitività europea nel settore digitale. Abbiamo dimostrato la forza dell’approccio europeo, che porterà benefici concreti ai nostri cittadini e aiuterà le nostre PMI.”
Nel mondo odierno le capacità di calcolo ad alte prestazioni sono fondamentali per generare crescita e occupazione, ma anche per l’autonomia strategica e l’innovazione in qualsiasi settore. Il supercalcolo può essere utilizzato in un’ampia gamma di settori. Può, ad esempio, prevedere l’evoluzione dei modelli meteorologici locali e regionali e le dimensioni e i percorsi di tempeste e inondazioni, consentendo di attivare sistemi di allerta precoce per fenomeni meteorologici estremi. È utilizzato anche nella progettazione di nuovi medicinali, per risolvere complesse equazioni fisiche che modellano i processi molecolari e le interazioni di un nuovo farmaco con i tessuti umani. Anche le industrie del trasporto aereo e automobilistico utilizzano il supercalcolo per effettuare simulazioni complesse e testare singoli componenti, interi aeromobili e autoveicoli. Inoltre, essendo fondamentali per realizzare simulazioni su vasta scala e per l’analisi dei dati, i supercomputer sono un elemento estremamente importante nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e per rafforzare la posizione europea in ambito di cibersicurezza e blockchain.
Prossime tappe
L’impresa comune, insieme ai siti ospitanti selezionati, prevede di acquisire 8 supercomputer: 3 precursori di macchine a esascala (in grado di eseguire oltre 150 petaflop, ovvero 150 milioni di miliardi di calcoli al secondo), che saranno tra i 5 migliori al mondo, e 5 macchine a petascala (in grado di eseguire almeno 4 petaflop, ovvero 4 milioni di miliardi di operazioni al secondo). Si prevede che i precursori dei sistemi a esascala avranno una potenza di calcolo 4-5 volte maggiore rispetto agli attuali sistemi di supercalcolo di punta del partenariato per l’informatica avanzata in Europa (PRACE). Insieme ai sistemi a petascala, permetteranno di raddoppiare le risorse disponibili per il supercalcolo a livello europeo, il che significa che molti più utenti potranno accedervi.
Nei prossimi mesi l’impresa comune firmerà convenzioni con i soggetti ospitanti selezionati e con i rispettivi consorzi ospitanti. Tali convenzioni rispecchieranno il funzionamento della procedura di appalto per l’acquisizione delle macchine e gli impegni di bilancio della Commissione e dei paesi membri. I supercomputer dovrebbero diventare operativi nella seconda metà del 2020 per gli utenti europei provenienti dal mondo accademico, dall’industria e dal settore pubblico. Tutti i nuovi supercomputer saranno collegati alla rete paneuropea ad alta velocità GEANT, come i supercomputer esistenti che fanno parte di PRACE. Nei prossimi giorni alti funzionari della Commissione incontreranno i rappresentanti dei governi nazionali e dei centri di supercalcolo coinvolti per presentare questo importante traguardo per il supercalcolo europeo.
com.unica, 16 giugno 2019