Nomine Ue, c’è stallo totale
A Bruxelles il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha sospeso la seduta plenaria e ha trascorso la notte tra vertici e incontri bilaterali con i capi di Stato e di governo dell’Unione, nel tentativo di trovare una soluzione condivisa sui nomi di chi dovrà guidare le istituzioni europee.
Al momento non ci sarebbe una maggioranza per eleggere un candidato del Ppe alla guida della Commissione. L’alternativa sembra essere il socialista Frans Timmermans. Una candidatura sostenuta da Angela Merkel (Il Sole 24 Ore), ma contestata sia dai popolari europei che dai paesi del blocco di Visegrad (Politico). Secondo l’HuffPost, si ragiona anche su una possibile, ma complicata, proroga per Jean-Claude Juncker, che formalmente decade il 31 ottobre. In caso di mancato accordo tutto potrebbe essere rinviato a un nuovo vertice straordinario da tenere prima del 15 luglio (RaiNews24). Domani, intanto, si apre ufficialmente la nuova legislatura del Parlamento europeo. Mercoledì l’elezione del nuovo presidente dell’Europarlamento. Con Antonio Tajani che, proseguisse la situazione di stallo, potrebbe puntare alla rielezione.
Jeremy Hunt, in corsa con Boris Johnson per la guida dei Tory, ha detto di appoggiare l’ipotesi di una Brexit senza accordo ma, a differenza del suo sfidante, non intende fissare una data di uscita del Regno Unito dall’Ue (Bbc).
com.unica, 1 luglio 2019