Sebbene l’eredità di Leonardo sia un valore universale, noi italiani ci sentiamo molto orgogliosi delle sue radici”. Lo ha sottolineato l’ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti, aprendo la rassegna “Le domande di Leonardo” allestita dal “Bloomfield Science Museum” di Gerusalemme a 500 anni dalla morte di Da Vinci.

“Focus dell’esposizione è la curiosità a tutto campo di Leonardo che da molti è stato considerato “la persona più curiosa del mondo”. Dall’infanzia all’età adulta, il metodo di conoscenza usato da Leonardo si è sempre basato su tre precetti: domandare, osservare e registrare”, hanno spiegato i vertici del museo rimarcando che la mostra, organizzata con l’ambasciata italiana e all’istituto italiano di Cultura, è indirizzata alle famiglie intere.

La mostra espone più di 40 differenti oggetti e display, molti dei quali interattivi, che hanno come obiettivo per i visitatori di porre domande, sperimentare e mettersi “nelle scarpe di Leonardo” passando, nello spazio di quattro aree, dall’anatomia al corpo umano, dalla botanica alla geologia, al volo, alla meccanica, all’ottica, al disegno.

“I diversi campi degli interessi di Leonardo – ha proseguito la direzione del museo – hanno comportato un processo di vasta portata per il quale lo staff della rassegna ha consultato un largo numero di ricercatori ed esperti, inclusi studiosi di arte e teatro, musicisti, dottori, botanici e ornitologi”.

In apertura del percorso della mostra da non perdere per i visitatori il “Teatro di Leonardo”, uno spazio in stile Rinascimento dedicato alle straordinarie macchine da teatro di Da Vinci. “Essere oggi qui e omaggiare il genio leonardesco – ha voluot sottolineare l’ambasciatore Benedetti – è due volte importate visto che quest’anno le relazioni diplomatiche tra Italia e Israele hanno passato i 70 anni. Un periodo pieno di cooperazione, dialogo e mutuo arricchimento, un forte legame confermato da questo evento”. 

com.unica, 9 luglio 2019

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