“Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” a Time in Jazz in Sardegna
Dopo quattro giorni di concerti tra vari centri e località del nord Sardegna che partecipano a questa edizione di Time in Jazz,domani sera – 11 agosto – il festival ideato e diretto da Paolo Fresu “torna a casa”, a Berchidda, per il primo degli eventi serali in programma sul “palco centrale” della manifestazione, quello allestito in piazza del Popolo. E si comincia con un evento davvero speciale: alle 21.30 va in scena, per la prima volta in Sardegna (dopo più di sessanta repliche nella Penisola), “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker“, uno spettacolo che unisce parole, immagini e musica per rievocare uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento, Chet Baker, jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Una produzione del Teatro Stabile di Bolzano nata dalla fusione e dalla sovrapposizione tra la scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e la partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu alla tromba e al flicorno con Dino Rubino al piano, Marco Bardoscia al contrabbasso e le voci evocative di un cast composto da Alessandro Averone, Rufin Doh, Simone Luglio, Debora Mancini, Daniele Marmi,Mauro Parrinello, Graziano Piazza e Laura Pozone.
Ma anche la quinta giornata del festival – domani, domenica 11 – prende il via in mattinata; si comincia alle 11 a Bortigiadas, nella Chiesa della Santissima Trinità, con il secondo pianoforte solo (dopo quello di venerdì a Tula) di Ramberto Ciammarughi: una nuova produzione originale del festival il cui titolo, “Ciammarughi Plays Fresu Plays Ciammarughi”, suggerisce le linee del concerto, basato su composizioni originali sia del pianista umbro che del trombettista sardo, due musicisti, due universi espressivi che si incontrano di nuovo, dopo molti anni, nella fase di una piena maturità.
Nel pomeriggio, alle 18, la musica fa tappa ancora sulla costa, alla Cappella estiva della Madonna del mare a Loiri Porto San Paolo, con il “Modus Operandi“ del trombettista Giovanni Falzone e il batterista Alessandro Rossi: un duo che si muove senza barriere di genere e senza pregiudizi nei confronti della musica, esplorando tutti i luoghi emozionali che è capace di generare. Musica che mantiene un legame stretto col jazz, e che mescolando strumentazione elettronica al suono acustico degli strumenti, genera una sonorità sempre fresca e sorprendente, enfatizzata dalla mancanza di uno strumento armonico, privilegiando così la melodia e il ritmo.
A Berchidda, invece, intorno alle 19.45, parte la prima delle parate musicali per le strade del paese che ogni giorno riscalderanno l’atmosfera prima dei concerti in programma sul palco di Piazza del Popolo; una festosa parata multietnica all’insegna dell’incontro tra culture diverse e del dialogo tra i popoli: protagonisti la Funky Jazz Orkestra, la street band di Berchidda diretta dal trombettista Antonio Meloni, e gli Afro Giembe un ensemble di percussionisti migranti, guidati da Jacopo Cadeddu e Michèle Kramers. Una produzione originale della compagnia Theatre en Vol e di Time in Jazz, nata in seno al progetto “Babel – Migrant Reloaded”, mirato all’inclusione e integrazione dei cittadini stranieri attraverso laboratori di espressione artistica e performativa. La performance sarà impreziosita dalla presenza dell’Armoniciclo, una delle macchine teatrali storiche del mondo visionario della compagnia sassarese Theatre en vol.
E poi ancora musica, dopo “Tempo di Chet”, con il primo della serie di dj set in programma ogni sera, dopo gli spettacoli in piazza del Popolo, intorno alla mezzanotte. Protagonista DJ Rocca (al secolo Luca Roccatagliati), producer e musicista attivo da metà anni Novanta, già dj resident di un locale di culto per la club culture qual è stato il Maffia di Reggio Emilia e con un bagaglio di esperienze che conta singoli, remix e album per alcune delle migliori etichette internazionali e collaborazioni con Howie B, Zed Bias, Dimitri From Paris, Daniele Baldelli, i Jazzanova e Franco D’Andrea.
- Altri eventi
Come sempre, Time in Jazz non è solo musica, e propone nei giorni del festival una fitta e variegata serie di appuntamenti aBerchidda. Domani – domenica 11 -, prende il via al Cinema Comunale la rassegna di film e documentari a cura del regista Gianfranco Cabiddu, che, seguendo il tema di questa edizione, sotto il titolo “Stare nel Mezzo” presenta una selezione di opere con il comune denominatore di raccontare l’uomo nel momento di “mezzo”, nell’incertezza del transito migratorio, nella precarietà del rifugiato, nell’alba di un nuovo destino di rinascita e speranza, nel terreno della vita concreta e del sogno. Si comincia con “Le Guerre”, primo del trittico di documentari “Esuli”, di Barbara Cupisti, tre storie che indagano sulle ragioni dell’esilio, ovvero le guerre, le persecuzioni politiche, razziali e religiose, i cambiamenti ambientali e il depauperamento delle risorse.
Alla Casara, sede dell’associazione Time in Jazz, ritorna, tutte le sere alle 19, fino a Ferragosto, la consueta sezione del festival dedicata agli incontri con i libri e gli autori: apre la serie, domenica, il sassofonista Claudio Fasoli, già di scena al festival con il suo quartetto e in trio, che presenta il suo libro “Inner sounds – nell’orbita del jazz e della musica libera“ (edito da AgenziaX nel 2017): un viaggio, attraverso la sua esperienza personale, nel jazz come stile di vita e musica in cui si incontrano, sempre all’insegna della libertà, altri generi e forme espressive come cinema, musica e arte.
Sempre alla Casara si possono visitare (dalle 10,30 alle 13,30 e nel pomeriggio dalle 16,30 alle 21,30) le due mostre fotografiche di Roberto Cifarelli, da anni in prima linea con il suo obiettivo per immortalare tutte le sfaccettature che compongono il variopinto caleidoscopio del festival. In “Time to Time 2018” racconta le emozioni e l’atmosfera che rendono speciale il festival, tra paesaggi suggestivi, profumi, suoni, arte e incontri. “The Black Square” è invece un’esposizione di intensi ritratti di musicisti, che cercano di catturare l’anima di coloro che trasformano le proprie emozioni in musica. Le due mostre si potranno visitare per l’intera durata del festival.
Prosegue intanto la prevendita dei biglietti e degli abbonamenti per i concerti in programma in Piazza del Popolo a Berchidda. Il biglietto intero nel primo settore costa 25 euro, il ridotto 22. Novanta euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero, ottanta euro il ridotto. Nell’abbonamento non è compreso lo spettacolo “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker“: il biglietto intero costa 30 euro, il ridotto 27 euro (a cui si aggiungono gli eventuali diritti di prevendita). Biglietti e abbonamenti per tutti gli spettacoli si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. A Berchidda la biglietteria è aperta tutti i giorni dalle 11 alle 23.
- Anticipazioni su lunedì 12 agosto
La giornata di lunedì 12 prende le mosse alle 11 dalla Chiesa di San Giovanni Battista nella campagna intorno a Mores, con il contrabbassista Sebastiano Dessanay e il suo progetto artistico 377 che lo vede impegnato ad attraversare la Sardegna in bicicletta: 377 paesi in altrettanti giorni, per un viaggio partito lo scorso ottobre dal quale verrà fuori un personalissimo ritratto dell’isola.
Nel pomeriggio, a Olbia, torna in azione il trombettista Giovanni Falzone, stavolta alla testa del suo quintetto con Filippo Vignato al trombone, Fausto Beccalossi alla fisarmonica, Giulio Corini al contrabbasso e Alessandro Rossi alla batteria: alle 18, nella Chiesa di San Paolo, presenta “Pianeti affini“, un progetto (anche su disco) ispirato all’omonima opera pittorica dello stesso Falzone e al fascino dell’immensità dell’universo.
Alle 21.30, a Berchidda, il palco di Piazza del Popolo accoglie i primi ospiti internazionali di questa edizione del festival, il pianista Omar Sosa e la violinista Yilian Cañizares con il loro progetto “Aguas“ (pubblicato su disco lo scorso ottobre): una miscela coinvolgente e creativa di jazz, musica classica e delle radici afrocubane dei due artisti, qui affiancati dal percussionista venezuelano Gustavo Ovalles come special guest.
Lunedì prende il via anche “Time to Children”, un “festival nel festival” dedicato ai progetti per i bambini, che si snoderanno a Berchidda in varie iniziative fino al 15 agosto. Si inizia con due appuntamenti a cura dell’associazione Realtà di Debora Mancini: alle 10, alla Ludoteca, il pianista e polistrumentista Daniele Longo porterà in dote il concerto “sensoriale” “Un pianoforte come cielo”, per bambini da 0 a 36 mesi, insieme ai loro genitori. Nel pomeriggio, alle 18, “Time to Children” si sposta alla Pineta del Sacro Cuore, dove Daniele Longo affiancherà invece l’attrice Debora Mancini in “Piano Leggendo”, un’esplorazione sensoriale guidata del pianoforte in tutti i suoi aspetti, per bambini dai 3 anni in su.
Tra le attività dedicate ai più piccoli, alla Ludoteca di Berchidda è visitabile la mostra educativa e interattiva “Arriva la Pimpa”, promossa da Franco Cosimo Panini Editore, e curata dall’associazione culturale Hamelin e dalla Biblioteca di Sardegna, che ha come protagonista la popolare cagnolina a pois nata dalle matite di Altan.
Al Cinema Comunale (ore 17) prosegue “Stare nel Mezzo”, la rassegna di film e documentari a cura del regista Gianfranco Cabiddu, con il documentario “Tibet” secondo capitolo del trittico di documentari “Esuli”, di Barbara Cupisti, che indagano sulle ragioni dell’esilio, ovvero le guerre, le persecuzioni politiche, razziali e religiose, i cambiamenti ambientali e il depauperamento delle risorse.
Nuovo incontro letterario alla Casara, alle 19, con il romanzo “E nemmeno un rimpianto” (Mondadori 2011) di Roberto Cotroneo,dedicato alla vita senza regole del genio bellissimo e maledetto del jazz, Chet Baker.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079703007 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it
La trentaduesima edizione di Time in Jazz è organizzata dall’associazione culturale Time in Jazz con il sostegno dell‘Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Comunità Montana Monte Acuto, delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri coinvolti nel festival, e dell’Agenzia Regionale Forestas, con il contributo della Fondazione di Sardegna e del Banco di Sardegna – BPER Gruppo, di Unipol Gruppo, di Corsica Ferries–Sardinia Ferries e della SIAE. Supportano il festival anche il Consorzio di Porto Rotondo e Jaguar Land Rover, la cooperativa Latte Arborea, Geasar – Aeroporto Costa Smeralda, Faenza Group. Media partner Radio Monte Carlo, Spotify, Spreaker e Scu
Time in Jazz fa parte dei progetti LIFE GreenFEST, dell’Associazione I-Jazz, della Federazione nazionale Il jazz italiano e del Sardinia Jazz Network.