L’educazione alla cittadinanza globale, il convegno a Rimini
Sabato 24 agosto, con il panel “Strategie per l’educazione alla cittadinanza globale: a che punto siamo?“, l’AICS ha concluso la sua partecipazione all’Arena internazionale del 40esimo Meeting di Rimini.
Tema non di poco conto quello dell’Educazione alla cittadinanza globale (ECG) riconosciuta a livello internazionale dall’Agenda 2030, in particolare dall’obiettivo 4.7, ripresa dal Consensus Europeo e dal Global Citizenship Education dell’UNESCO.
L’Educazione alla cittadinanza globale (anticipata fin dalla Legge 125/2014 e dal Documento Triennale di Programmazione 2017-2019) rappresenta un approccio educativo volto a promuovere la giustizia sociale e i princìpi democratici in un mondo caratterizzato da molteplici identità politiche, culturali e sociali; uno strumento fondamentale e irrinunciabile per contribuire, nel solco dell’Agenda 2030, alla creazione di società eque, sostenibili e pacifiche che possano essere luoghi di incontro, dialogo e condivisione.
L’Educazione alla cittadinanza globale, ha detto il direttore Maestripieri prendendo la parola a Rimini, nasconde quella “educazione alla sensibilità che tutti noi abbiamo in maniera molto naturale, ma che dobbiamo sviluppare per renderci tutti cittadini del mondo allo stesso titolo. L’Agenzia nella sua attività di cooperazione allo sviluppo porta progetti nei paesi partner per aiutare loro, ma anche noi stessi, a progredire verso gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030. Per fare questo abbiamo bisogno però di un ambiente, anche nel nostro paese, che ci sostenga e che ci aiuti a sviluppare quelle sensibilità necessarie a portare avanti gli obiettivi di sviluppo a cui tutti noi ci riferiamo. È importante dunque educare: l’educazione è uno degli obiettivi fondamentali dell’Agenda 2030 affinché la cooperazione allo sviluppo possa essere efficace ed efficiente. Una educazione di qualità consente alle persone sparse in tutto il mondo di poter acquisire le conoscenze utili per poter poi progredire ed essere cittadini del mondo dotati di diritti, di opportunità e di possibilità di esplicare nelle proprie comunità quello che è il diritto di ognuno di noi ad avere una vita libera e dignitosa”.
Maestripieri ha poi ricordato la partecipazione attiva dell’Aics al documento di Strategia italiana per l’Educazione alla Cittadinanza globale pubblicato nel 2018 elaborato dal gruppo di lavoro multi-stakeholder costituito all’interno nel Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo.
Si tratta del frutto di un lavoro condiviso fra rappresentanti di istituzioni pubbliche, della società civile, di enti locali che, insieme, hanno disegnato un quadro di riferimento da cui partire per sviluppare le azioni che ogni istituzione può garantire sul campo in base alle proprie competenze.
Un impegno formale ma anche concreto quello dell’Aics che, fra il 2016 e il 2018, ha emanato tre bandi pubblici dedicati al tema dell’ECG per una dotazione finanziaria complessiva di oltre 16 milioni di euro con i quali sono stati finanziati 38 progetti presentati dalle OSC.
I progetti, realizzati sia nel contesto scolastico, sia sul territorio, hanno coinvolto attivamente giovani e comunità di riferimento e hanno realizzato campagne di sensibilizzazione e informazione a livello nazionale su specifiche tematiche ECG.
“In questo siamo coerentemente impegnati, perché”, ha concluso Maestripieri, “riteniamo che sia dovere di ognuno di noi come cittadino del proprio paese, cittadino del mondo, cittadino europeo di riferirci a un contesto di riferimento in cui la dignità della persona umana sia messa al primo posto della nostra azione”.
Al dibattito sono intervenuti, fra gli altri, David Flynn della Commissione europea Dg Devco e Paola Berbeglia, delegata Educazione alla Cittadinanza Globale di Concord Italia.
com.unica, 28 agosto 2019