Una delegazione israeliana in Trentino per studiare il modello di promozione turistica
Una delegazione israeliana, guidata dal direttore generale del Ministero del Turismo Amir Halevi e da Avital Kotzer Adari, consigliere per gli Affari Turistici, dell’Ambasciata d’Israele in Italia, è arrivata lunedì in Trentino per una visita che si protrarrà fino a domani.
Israele ha infatti identificato il Trentino quale caso-studio europeo nel campo del turismo e della promozione turistica, in particolare al fine di formulare una specifica strategia di promozione per il territorio desertico del Negev, un’area dalla straordinaria biodiversità.
Accolta nel palazzo della Regione dall’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni e dai funzionari e dirigenti del settore della Provincia e di Trentino Marketing, la delegazione, di cui fanno parte alti dirigenti dei Ministeri del turismo, dell’economia e dell’ambiente nonché Pietro de Arena, direttore Marketing, dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo e Mariagrazia Falcone, direttore PR Italia dello stesso Ufficio, ha chiesto di poter approfondire la conoscenza delle peculiarità del Trentino, con particolare attenzione alle tematiche e ai modelli organizzativi relativi alla gestione dei grandi eventi, delle strutture ricettive ed impiantistiche, degli investimenti/contributi pubblici per la ricettività turistica e così via.
Dopo l’introduzione del responsabile del Servizio attività internazionali Raffaele Farella, è toccato dunque all’assessore Failoni porgere i saluti della Provincia autonoma alla delegazione e illustrare brevemente caratteristiche e assets principali del territorio. A partire naturalmente dall’Autonomia speciale.
“La nostra Autonomia ci rende molto orgogliosi” ha detto Failoni. “Ha favorito lo sviluppo del Trentino e anche la crescita del turismo, che oggi genera un impatto sul pil provinciale pari a circa l’11%, che con l’indotto diventa il 30%. Abbiamo milioni di presenze di turisti all’anno, soprattutto in inverno e in estate, ma crescono le presenze anche in primavera e autunno. Fra loro anche gli israeliani, circa 18.000 all’anno”.
L’assessore ha quindi ricordato che “ci sono già da tempo rapporti consolidati fra il Trentino e Israele: fra l’altro è stato siglato un importante accordo bilaterale nel campo della ricerca tecnologica e vi sono interscambi proficui fra la nostra università e quelle di Tel Aviv e Haifa. Sarebbe interessante accrescere le sinergie anche sul versante turistico”.
Il capo delegazione Halevi a sua volta ha ringraziato i trentini per la calda accoglienza e ha brevemente illustrato le tante ragioni che rendono Israele un Paese molto attrattivo per il turismo mondiale. Fra queste anche la presenza di un deserto affascinante come il Negev, che Israele intende rilanciare anche come meta per un turismo attento, esigente, alla ricerca di emozioni nuove.
Nei giorni trentini la delegazione si è spostata sul territorio visitando fra le altre le valli di Sole e Non, e di Fiemme e Fassa.