Basilica di San Francesco di Arezzo, Piero della Francesca rinnova la sua luce
Il Polo Museale della Toscana e iGuzzini fanno risplendere la “Leggenda della Vera Croce“, il capolavoro di Piero della Francesca, uno dei più grandi pittori del Rinascimento italiano. È stata presentata oggi, 4 ottobre, in occasione della festività di San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia, la nuova illuminazione dello straordinario ciclo della Leggenda della Vera Croce, realizzato dall’artista tra il 1453 ed il 1459 nella Cappella Bacci nella Basilica di San Francesco di Arezzo.
Capolavoro assoluto della pittura del Rinascimento, il ciclo illustra alcune delle storie della “Leggenda Aurea” di Jacopo da Varagine del XIII secolo, fonte iconografica sulla quale si basano molte raffigurazioni degli artisti toscani e italiani a partire dal Trecento. Scena dopo scena narra la storia del legno della Croce di Cristo, dal seme dell’albero posto nella bocca di Adamo morente fino alla riconquista della Croce dalle mani di Cosroe fatta dall’imperatore Eraclio ed al suo ingresso finale a Gerusalemme. Tra paesaggi cari all’artista e architetture dipinte, la stessa Arezzo arroccata sulla collina e Sansepolcro con i suoi edifici in prospettiva, figure eleganti e geometricamente perfette accompagnano l’osservatore nel racconto e nella Storia.
“È fonte di nuova emozione il poter ammirare il capolavoro di Piero della Francesca – e la sua “pittura di luce” – risplendere in tutta la sua cristallina leggibilità grazie all’intervento illuminotecnico che ne esalta allo stesso tempo le forme, lo spazio e il colore”, ha dichiarato Stefano Casciu, direttore del Polo museale della Toscana. “Per questo straordinario risultato ringrazio vivamente lo sponsor tecnico iGuzzini per il generoso impegno economico e culturale che valorizza al meglio il capolavoro di Piero della Francesca e il lungo e complesso intervento di restauro, tra i più avanzati in Italia e nel mondo, condotto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo in collaborazione con i maggiori esperti del settore, concluso dopo anni di lavoro nel 2000, ma che resta ancora un punto di riferimento per la conservazione dei dipinti murali realizzati nella tecnica mista dell’affresco e della pittura a tempera e ad olio”.
Il nuovo impianto d’illuminazione è stato progettato dall’architetto Antonio Stevan e realizzato da iGuzzini, azienda leader nel settore dell’illuminazione architetturale, in collaborazione con il direttore della Basilica di San Francesco Rossella Sileno. L’impianto valorizza la pittura luminosa, chiara e tersa di Piero grazie alla grande versatilità degli apparecchi speciali Palco su binario Low Voltage (diametro 62 mm) qui utilizzati. L’allineamento del sistema alle nuove tecnologie ha consentito la sostituzione del precedente apparecchio illuminante, con una soluzione che riduce al minimo l’impatto visivo per consentire al visitatore di beneficiare delle meravigliose suggestioni dell’opera. L’intervento permetterà inoltre una riduzione significativa dei consumi energetici, pari a circa l’80%, grazie alla maggiore efficienza degli apparecchi a sorgente LED (con temperatura colore di 3500 K), nonché un notevole abbattimento dei costi di manutenzione. Tutti i corpi illuminanti sono infine dotati di driver DALI e sistema di controllo che permette di gestire da remoto e tramite dispositivi mobili diversi scenari luminosi, quando necessario.
“Siamo entusiasti di avere contribuito alla conservazione e valorizzazione dell’opera magna di un maestro dall’eccezionale sensibilità luministica”, ha affermato Adolfo Guzzini, presidente emerito di iGuzzini illuminazione. “Con questo progetto prosegue il nostro impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni in grado di esaltare luoghi dal grande valore spirituale, artistico e culturale come la Cappella Maggiore della Basilica di San Francesco di Arezzo”.
La nuova illuminazione della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca si inserisce all’interno del programma “Light is Back” di iGuzzini che contribuisce attivamente alla valorizzazione e salvaguardia dei beni culturali, per consentire alla collettività di beneficiare del patrimonio artistico mondiale. Il programma, nato negli anni ’90, ha interessato di recente capolavori come il Santuario Pontificio della Scala Santa a Roma (2019), i dipinti del Tintoretto presso la Scuola Grande di San Rocco a Venezia (2018), la Pietà di Michelangelo (2018), il Museo del Satiro di Mazara del Vallo (2018), la Cappella degli Scrovegni di Padova (2017) e il Cenacolo Vinciano (2015).
com.unica 5 ottobre 2019