A Milano incontro internazionale dei Giardini dei Giusti
Una due-giorni di confronto tra delegazioni estere per lanciare tre Carte delle responsabilità per vivere responsabilmente sul web, riscoprire i valori dello sport e contrastare i cambiamenti climatici.
Martedì 26 novembre arriveranno a Milano 12 delegazioni dall’estero – da Svezia, Paesi Bassi, Germania, Francia, Svizzera, Polonia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Israele, Giordania, Libano, Tunisia – per visitare il Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella.
Sarà il primo incontro tra i rappresentanti dei Giardini dei Giusti di Europa, Medio Oriente, Africa e Asia, una rete che conta 130 realtà nate sull’esempio del Giardino di Milano, creato nel 2003 su proposta di Gariwo per onorare le donne e gli uomini che in ogni tempo e luogo si sono battuti in difesa della dignità umana e per la pace. Un’occasione di confronto tra esperienze diverse, unite dalla volontà di rendere viva la memoria.
Ci saranno referenti del Giardino di Varsavia, realizzato nel 2014 vicino a dove sorgeva il Ghetto, grazie al lavoro congiunto di Gariwo e della Casa degli incontri con la storia di Varsavia, e quelli del Giardino del Bene inaugurato nel 2017 in Giordania, nello Sharhabil Bin Hassneh Eco Park come risultato della collaborazione tra Gariwo ed EcoPeace Middle East, un progetto che unisce da ambientalisti giordani, israeliani e palestinesi per la salvaguardia dell’ambiente e la cooperazione verso uno sviluppo sostenibile. Alla visita, al via dalle ore 15.00, prenderanno parte il presidente di Gariwo Gabriele Nissim e il presidente del Consiglio comunale Lamberto Bertolé.
Mercoledì 27 novembre gli ospiti internazionali parteciperanno al terzo incontro internazionale di GariwoNetwork, la rete dei soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti: oltre ai referenti dei Giardini ne fanno parte docenti, associazioni, amministratori locali italiani e stranieri. Sono attese circa 300 persone.
L’appuntamento – dalle ore 9.00 alle ore 18.00, al Palazzo delle Stelline, con il titolo Scegliere la responsabilità. L’esempio dei Giusti di fronte alle sfide globali – darà spazio al dibattito sul ruolo che la rete dei Giardini dei Giusti può giocare per migliorare la società facendo leva sui valori etici raccolti in tre documenti dedicati ai social media (La Web realtà), allo sport (La contesa buona) e all’ambiente (La responsabilità di un pianeta fragile), proposti da Gariwo per sollecitare il numero più ampio di adesioni.
Con la Carta dedicata al Web Gariwo propone un manuale di educazione civica digitale, basato su atteggiamenti dialoganti per contrastare notizie false e messaggi d’odio online. Le altre due Carte riguardanti lo sport e l’ambiente evidenziano il ruolo fondamentale dei Giusti: nel primo caso, per combattere il razzismo e creare emulazione positiva educando alla correttezza e al rispetto dell’altro; nel secondo caso, per mostrare che ogni essere umano può usare il suo personale spazio di libertà per salvaguardare il futuro del pianeta.
Dalle ore 10.00, dopo il saluto di Lamberto Bertolé, gli interventi riguarderanno l’etica della scelta con la relazione di Gabriele Nissim, il linguaggio d’odio sui social, da approfondire con Stefano Pasta e Pier Cesare Rivoltella, e i valori “giusti” nello sport, raccontati da Massimiliano Castellani, Adam Smulevich e Marco Marchei. Nel pomeriggio, l’intervento di Marirosa Iannelli su cambiamenti climatici e diritti umani e la presentazione della nuova Carta dei Giusti da parte di Gabriele Nissim.
GLI OSPITI INTERNAZIONALI – Referenti dei Giardini già esistenti o che saranno realizzati nei diversi Paesi
TUNISIA: Khalil Cherif, Sindaco di Sidi Bou Said – Rawdha Zaouchi, Assessore alle Arti e alla Cultura di La Marsa – Hamadi Ben Abdesslem, “guida” del museo del Bardo, Giusto per aver salvato un gruppo di turisti italiani da un attacco terroristico nel 2015
GIORDANIA: Fadi Kardan, dell’associazione ambientalista EcoPeace Middle East
ISRAELE: Dyana Rizek, direttrice del Museo di Neve Shalom – Wahat al-Salam villaggio abitato da arabi palestinesi ed ebrei israeliani che ospita un Giardino dei Giusti
LIBANO: Padre Abdo Raad e Maria Dalla Francesca dell’associazione libanese Annas Linnas, per il Giardino dei Giusti di Kfarnabrakh
POLONIA: Anna Ziarkowska, responsabile educazione della Casa degli incontri con la Storia – Jozef Wancer, comitato direttivo della Casa degli incontri con la storia e presidente del Supervisory Board di BNP Paribas
SVEZIA: Caroline Edelstam, presidente e co-fondatrice di Edelstam Foundation
BULGARIA: Neli Radanova e Vladimir Marinov, docenti della New Bulgarian University
REPUBBLICA CECA: Robert Rerhak, referente del Ministero degli Esteri
GERMANIA: Francesco Ferrari, docente dell’Università di Jena
PAESI BASSI: Johann Grünbauer, presidente della Fondazione “Storia dei regimi totalitari e delle loro vittime”
FRANCIA: Evelyne Sitruk, Centro Edmond Fleg, istituzione socio-culturale ebraica di Marsiglia
SVIZZERA: Moreno Bernasconi, presidente della Fondazione Federica Spitzer, per il Giardino di Lugano
La rete dei Giusti: gariwo.net/network/
com.unica, 22 novembre 2019