Roma, la 17enne dissidente russa a “Più libri più liberi”: “in Italia avete una grande libertà”

Migliaia di studenti nella Nuvola per una grande lezione di democrazia e diritti civili. Direttamente dalla Russia, a Più libri più liberi è arrivata Olga Misik, la 17enne attivista che sfida il regime di Vladimir Putin. La ragazza è diventata un’icona mondiale quando, durante una manifestazione per la democrazia a Mosca, ha affrontato la polizia leggendo gli articoli della Costituzione russa. All’incontro, con Rosalba Castelletti, hanno partecipato i ragazzi delle scuole romane, che hanno portato alcune copie della Costituzione italiana. 

Olga ha raccontato agli studenti italiani cosa significa vivere in uno Stato dove non vengono rispettati i basilari diritti civili e politici: “arrivata in Italia, mi ha sorpreso il clima di libertà che c’è nel vostro Paese. A Roma ho visitato un liceo occupato, la polizia lascia correre. In Russia è sufficiente una riunione di tre persone per scatenare la reazione delle forze dell’ordine. Si rischiano multe di migliaia di rubli e poi il carcere fino a cinque anni”.

La giovane attivista ha anche spiegato i motivi che l’hanno spinta a impegnarsi in prima persona, nonostante i grandi rischi: “lo faccio perché in questo modo riesco a ispirare altre persone. L’obiettivo è cambiare il Paese e più siamo e meglio è. Per ora in Russia il regime purtroppo è stabile: ogni giorno ci sono nuovi arresti, ormai è diventata prassi. Nonostante la mia età, dopo tutto quello che mi è successo ho l’impressione di essere già cresciuta. Ma non mi fermo, dedicherò la mia vita a questa lotta”. Alla fine dell’incontro, Olga ha risposto alle moltissime domande degli studenti. 

“Di questioni climatiche ed ecologiche capisco poco, mi batto per i diritti civili, però li supporto e partecipo alle loro manifestazioni, cerco di essere aggiornata sulla loro agenda” risponde così a chi  la paragona a Greta. E all’Ansa che sta tenendo un blog dal complicatissimo nome russo che significa più o meno l’istinto di sopravvivenza atrofizzata. “Ho tantissimi pensieri e sentimenti che basterebbero per scrivere un libro. Al momento non ci ho pensato. Forse, se sarò imprigionata, avrò tanto tempo per scriverlo” afferma non escludendo assolutamente di finire in prigione.

com.unica, 6 dicembre 2019

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