Antisemitismo e Memoria
Gli incontri promossi dalla Fondazione Levi Pelloni per il Giorno della Memoria 2020.
Dopo la visita alla mostra livornese dedicata a Modigliani (22 e 23 gennaio) e lo spettacolo che il Teatro Belli di Roma ha dedicato ad Anne Frank (24 gennaio) gli appuntamenti in calendario saranno: 26 e 27 gennaio a Deliceto-Foggia (Sala del Camino del Castello, ore 18,00 e IP Commerciale Olivetti, ore 10,00), 30 gennaio Sala Consiliare di Villa Santa Lucia (Fr) e il 2 febbraio Sala Consiliare del Comune di Acuto (Fr).
Relatori lo storico Pino Pelloni e la professoressa Luciana Ascarelli, rispettivamente Segretario Generale e Vice Presidente della Fondazione Levi Pelloni, importante istituzione di studi storici che da dieci anni a questa parte è presente presso istituzioni civiche e scolastiche italiane. Interverrà anche Ludovica Sestilli della Biblioteca della Shoah di Fiuggi e verrà presentato il film “A voce roca- Le voci della Shoah” prodotto dalla Fondazione Levi Pelloni e diretto da Nicolò Tedeschi.
La Fondazione Levi Pelloni ha voluto dedicare la riflessione del Giorno della Memoria di quest’anno al tema attualissimo e assai spinoso dell’antisemitismo. E lo fa con la dovuta attenzione e sensibilità visto come nell’ultimo anno sia emersa in maniera più evidente ed eclatante una preoccupante ondata di antisemitismo che sta colpendo tutto l’Occidente. Dalla vandalizzazione dei cimiteri alle minacce di morte alla Senatrice a vita Liliana Segre, all’attentato di Halle, durante Kippur, fino all’attacco di Monsey, a New York e alle quotidiane incursioni antisemite e blasfeme su internet. Un fenomeno in crescente espansione dal 2013.
In programma: il pregiudizio antiebraico ieri ed oggi nel racconto che proporrà Pino Pelloni, già docente di Storia del Novecento, discendente da una famiglia di cultura azionista e mazziniana, intellettuale laico e di formazione liberale e la testimonianza di Luciana Ascarelli, discendente della storica famiglia ebraica di Roma Ascarelli-Tagliacozzo, che da bambina, in fuga da Roma in seguito alle persecuzioni razziali, raggiunse Bari passando per la Daunia e Foggia.
L’incontro di Deliceto vuole essere un momento di riflessione e insieme un’opportunità per aprire una finestra sul presente. Il contesto della Giorno della Memoria, ogni volta, corrisponde a un necessario ricordo di ciò che furono gli orrori di un recente passato, tenendo viva la memoria collettiva su uno dei momenti più bui della storia dell’umanità, ma per la Fondazione Levi Pelloni vuole anche essere una attenta analisi sulle connotazioni assunte in tempi odierni del termine antisemitismo. Un sentimento che continua a manifestarsi in forme diverse rispetto al passato ma non meno pericolose.
Pino Pelloni: “Il Giorno della Memoria compie vent’anni. Tanti ne sono trascorsi dall’istituzione per legge della ricorrenza che, ricordando la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, commemora la Shoah e lo sterminio di oltre 6 milioni di ebrei. A dispetto della storia, della documentazione, delle ammissioni dei colpevoli e delle testimonianze dei sopravvissuti l’antisemitismo, però, sta vivendo in questi ultimi anni una nuova stagione che si concretizza in attentati, aggressioni, atti di vandalismo, insulti e campagne sui social. Una piaga da combattere in maniera decisa ma anche una sorta di sollecitazione al buon uso e alla preservazione della Memoria. Un ebreo su quattro è stato vittima di soprusi, quattro su dieci evitano di indossare simboli religiosi e un terzo ha pensato di emigrare per tutelare la propria sicurezza. Dati e ricerche a livello europeo evidenziano livelli preoccupanti di antisemitismo. Che viaggia soprattutto su internet. L’antisemitismo, al contrario di quello che in molti sembrano sostenere, non è un problema che riguarda solo gli ebrei o i sopravvissuti all’Olocausto ma è la spia di quelli che sono gli effetti dell’estremismo di ogni genere.”
(com.unica, 18 gennaio 2020)