Dal 13 marzo a Bologna una mostra dal carattere eccezionale, in anteprima assoluta: dal Museo Marmottan Monet di Parigi, noto nel mondo per essere la “casa dei grandi Impressionisti“, a Palazzo Albergati arrivano 57 capolavori assoluti di Monet e di tutti i grandi esponenti dell’Impressionismo francese, per un’esposizione unica con opere che lasciano il museo parigino per la prima volta dalla sua fondazione nel 1934. Per la prima volta dalla sua fondazione nel 1934, il Musée Marmottan Monet di Parigi cede in prestito un corpus di opere uniche, molte mai esposte altrove nel mondo e firmate da alcuni dei maggiori esponenti dell’Impressionismo.

Principalmente Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac saranno gli indiscussi protagonisti della mostra “Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet” che, dal 13 marzo al 12 luglio, sarà ospitata nelle sale di Palazzo Albergati di Bologna: un’occasione irripetibile per ripercorrere l’evoluzione del movimento pittorico più amato a livello globale.

Dopo il grande successo conseguito dalla mostra “Chagall. Sogno e magia”, che terminerà il prossimo 1° marzo, Arthemisia presenta proprio a Bologna questa mostra dal carattere eccezionale, con un percorso espositivo che vedrà primeggiare – accanto a capolavori cardine dell’Impressionismo francese come Portrait de Madame Ducros (1858) di Degas, Portrait de Julie Manet (1894) di Renoir e Nymphéas (1916-1919 ca.) di Monet – opere inedite per il grande pubblico perché mai uscite dal Musée Marmottan Monet. È il caso di Portrait de Berthe Morisot étendue (1873) di Édouard Manet, Le Pont de l’Europe, gare Saint-Lazare (1877) di Claude Monet e Jeune Fille assise au chapeau blanc (1884) di Pierre Auguste Renoir.
Attraverso 57 capolavori, la mostra “Monet e gli Impressionisti. Capolavori dal Musée Marmottan Monet” vuole anche rendere omaggio a tutti quei collezionisti e benefattori, tra i quali molti discendenti e amici degli stessi artisti in mostra, che, a partire dal 1932, hanno contribuito ad arricchire la prestigiosa collezione del museo parigino rendendola una tra le più ricche e più importanti nella conservazione della memoria impressionista.

La mostra, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia, è curata da Marianne Mathieu, direttore scientifico del Musée Marmottan Monet di Parigi. La mostra era in partenza per Shanghai, dove è attesissima da anni, ma a causa dell’emergenza sanitaria internazionale del coronavirus è stata annullata all’ultimo minuto, in attesa di essere riprogrammata non appena la situazione lo consentirà. D’accordo con il Musée Marmottan Monet, il Gruppo Arthemisia ha convenuto di “salvarla” e portarla nel bellissimo Palazzo Albergati di Bologna, che avrà quindi il privilegio di ospitare le più belle opere esistenti sull’Impressionismo francese e dei suoi più grandi esponenti, Monet in primis di cui sono esposti 25 capolavori tra cui le celeberrime Ninfee. Bologna sarà l’unica tappa europea della mostra. 

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