L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea e Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l., è curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini – figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale – di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni.

Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di circa settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private. 

Straordinarie opere dei più noti divisionisti italiani sfileranno in un percorso articolato e di grande fascino: Giovanni Segantini, con alcune celebri vedute montane – come Dopo il temporale (1883-1885), Savognino sotto la neve (1890) non più esposta dal 1970,  All’ovile (1892), e una sala dedicata con sette eccezionali disegni tra cui il monumentale e spettacolare La Natura (1898);  Angelo Morbelli con alcune delle sue commoventi scene di anziani in solitudine e intensi paesaggi innevati; Giuseppe Pellizza da Volpedo, con Il Mediatore (1801) e una sala dedicata con opere notevoli come Il Ponte (1893-1894), Sul fienile (1893-1894), La processione (1893-1895); Gaetano Previati con la magnifica Maternità (1890–1891) di proprietà del Banco BPM che ritorna nel capoluogo piemontese dove non è mai stata esposta e che, proprio per l’eccezionalità del prestito, si potrà ammirare con ingresso gratuito, e una sala dedicata con opere importanti come Sacra famiglia (1902), Il vento o Fantasia (1908), il monumentale La migrazione in val padana (1916-1917); Carlo Fornara con gli splendidi paesaggi montani Fontanalba (1904-1906), Vespero d’inverno (1912-1914), Ora radiosa (1924-1925); Emilio Longoni con i celebri dipinti di denuncia sociale L’oratore dello sciopero (1890-1891) e Riflessioni di un  affamato (1894), oltre a notevoli opere di interni familiari e scene naturali; Plinio Nomellini con l’importante olio di soggetto operaio La Diana del lavoro (1893), e i più tardi e splendidi paesaggi Baci di sole (1908) e Sole e brina (1905-1910).

Completano il percorso altri notevoli dipinti di precursori del Divisionismo come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e magnifici paesaggi di Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, Achille Tominetti, Cesare Maggi. 

com.unica, 22 febbraio 2020

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