Coronavirus: ieri 2214 nuovi casi, il numero dei positivi sale a 12.839
Ursula von der Leynen, ha assicurato al nostro paese il sostegno della Commissione europea, che si avvarrà della piena flessibilità del patto di stabilità.
Altre 213 persone sono guarite dal Coronavirus in Italia: in totale hanno vinto il virus 1258 italiani. Lo ha confermato oggi pomeriggio Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, nell’ormai consueto punto stampa quotidiano, oggi affiancato da Paolo D’Ancona, epidemiologo dell’Istituto Superiore della Sanità. Oggi in Italia sono stati registrati 2214 nuovi casi, il numero dei positivi al virus sale dunque a 12.839: 5036 sono in isolamento fiduciario a casa; 1153 in terapia intensiva (sempre il 10% del totale dei malati), ricoverate 6650 persone.
Sono morte altre 188 persone; il 98% dei deceduti dall’inizio dell’epidemia ha più di 68 anni, ha detto Borrelli; il 67% aveva delle patologie pregresse. Quanto alle forze in campo, il capo della protezione civile ha riferito che sono più di 4600 gli uomini a sostegno della popolazione, 2159 più di ieri. Un numero che non include il personale sanitario.
Sul fronte ospedali, prosegue l’allestimento delle tende per il pre triage – 515 in totale, 53 più di ieri – così come la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale: anche oggi sono state distribuite 1 milione e 200mila mascherine, ma nonostante questo in molte zone d’Italia sono ancora introvabili. Continua la distribuzione dei ventilatori per le terapie intensive (altri 116 tra Lombardia, Marche e Veneto) mentre Consip sta aggiudicando una importante gara da 200 milioni di euro per la fornitura di guanti, camici e ciò che serve per l’attività degli operatori sanitari.
Borrelli ha quindi rilanciato una “esigenza segnalata da diverse associazioni” e cioè “l’importanza di donare il sangue”. “In questo periodo si registra una contrazione delle donazioni”, che invece sono “fondamentali” e, ha sottolineato Borrrelli, “avvengono in assoluta sicurezza”. Dunque il capo della protezione civile ha rilanciato un appello ai donatori a “a continuare a farlo”, prendendo appuntamento con i centri di trasfusione. Da raccogliere anche l’appello della Caritas affinchè le amministrazioni si occupino dei senza tetto, di quelli che non possono dire “iorestoacasa” perché una casa non ce l’hanno. “Ho chiesto a regione e comuni di trovare strutture per un’assistenza adeguata”, ha confermato Borrelli.
Nel frattempo, come spiegato da D’Ancona, l’Istituto Superiore di Sanità sta cercando di approfondire i fattori di rischio attraverso lo studio delle cartelle cliniche: “ad ora ne abbiamo solo 70, poche per fare un’analisi vera. Spiegheremo meglio nei prossimi giorni perchè in Italia appaia una mortalità così elevata rispetto ad altri paesi. Così come uno stato dei pazienti più severo”. Fiducia è stata espressa da Borrrelli sul farmaco sperimentato dal Cotugno di Napoli, su cui l’Agenzia nazionale per il farmaco (Aifa) sta svolgendo “approfondimenti”. Tante, ancora, le incertezze di lavoratori e cittadini alle prese con le misure restrittive.
Se da un lato per le fabbriche, così come per la filiera produttiva e dei servizi, il Comitato tecnico scientifico si è pronunciato sull’efficacia delle mascherine e, ha detto Borrelli, “tra oggi e domani potrebbe esserci anche un provvedimento del Ministero della salute che chiarisce il loro utilizzo”, quello che è sicuro è che “non c’è bisogno di mascherina se stiamo distanti un metro l’uno dall’altro. Se per lavorare siamo costretti a stare più vicini allora vanno consigliate e utilizzate le mascherine”.
Stessa prudenza anche a casa: ad una giornalista fermata ieri sera dalle forze dell’ordine mentre con il marito portava a passeggio il cane, Borrelli ha ribadito: “serve il sacrificio di tutti: la regola è mantenere le distanze, anche in famiglia. Anche in casa”. Certo, le forze dell’ordine faranno “valutazioni adeguate” di fronte a certe situazioni, “ma se la regola è non uscire, allora bisogna avere una valida motivazione. Portare il cane a spasso è motivazione valida, ma bisogna evitare assembramenti”. La verità è che “in famiglia siamo portati ad allentare le barriere, ma un po’ di sana prudenza non fa male a nessuno”.
Un sostegno all’azione di contrasto del coronavirus è arrivato ieri dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leynen, che ha voluto assicurare al nostro paese la vicinanza di tutta l’Europa in questo momento di crisi dovuto al coronavirus. “Il vostro sforzo e il vostro impegno sono preziosi per tutti i cittadini europei”, ha detto von del Leynen. “In Europa stiamo seguendo con preoccupazione, ma anche con profondo rispetto e ammirazione quello che state facendo. L’Italia è parte dell’Europea e l’Europa soffre con l’Italia. In questo momento, in Europa, siamo tutti italiani”. “Le nostre economie europee – ha poi proseguito – hanno bisogno di maggiore flessibilità e liquidità. Per questo – ha annunciato – la Commissione europea si avvarrà della piena flessibilità del patto di stabilità e crescita. Allo stesso tempo ci assicureremo che gli aiuti di stato possano essere concessi più facilmente alle imprese in difficoltà. Inoltre, la commissione offrirà supporto anche tramite fondi”.
com.unica, 13 marzo 2020