Coronavirus: dati ancora allarmanti. E da domani scatta lo stop alle attività non essenziali
“È necessario compiere un altro passo, dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Questo l’annuncio fatto in serata in diretta su facebook dal premier Giuseppe Conte, che ha voluto sottolineare anche come ci troviamo davanti alla crisi più grave dal dopoguerra: “Sono misure severe – ha aggiunto – ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a tutelare noi stessi”. Il governo ha voluto dare così una risposta alle tante richieste delle Regioni del Nord Italia e dei sindacati – questi ultimi consultati in videoconferenza nel pomeriggio. Nel pomeriggio la Regione Lombardia aveva già emanato un’ordinanza che inaspriva le misure restrittive, imponendo fino al 15 aprile, tra le altre, anche la chiusura degli studi professionali e il divieto di assembramenti di più di due persone. Restano escluse dal provvedimento governativo le filiere di logistica e trasporti, farmaci e sanità, energia e agroindustria, servizi bancari, postali e finanziari.
Gli ultimi dati della Protezione Civile sono agghiaccianti: il numero di persone decedute in Italia per il coronavirus nelle ultime 24 ore è di 793, per un totale di 4.825 vittime. Il contagiati sono 42.681, in crescita di 4.821 persone, mentre i guariti sono 6.072, 943 in più rispetto al giorno precedente. Aumenta anche il numero di pazienti per cui è necessaria la terapia intensiva: 2.857 in più, contro i 2.655 di venerdì.
La regola principale resta quella di non uscire di casa, ma sono ancora molti i trasgressori: ieri i denunciati sono stati 10mila, il numero più alto dal’entrata in vigore dei divieti (Ansa). Per loro la procura di Milano caldeggia il pugno di ferro: arresto fino a sei mesi ed ammenda, senza oblazione. Sul fronte sanitario sono arrivate quasi 8.000 risposte all’appello per creare una task force di 300 medici volontari da mandare nelle aree più colpite. “Grazie a tutti, eroi in camice bianco”, ha detto Conte. Sul fronte mascherine da segnalare che la prossima settimana ne arriveranno 12 milioni dalla Cina. Saranno le prime dei lotti da 100 e 50 milioni stipulati dal Governo con la Byd e un’altra azienda privata cinese attraverso la mediazione della Farnesina.
com.unica, 22 marzo 2020