Inizia la fase 2 e riaprono le aziende della manifattura, delle costruzioni e del commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Sono 4,4 milioni le persone che tornano al lavoro in questo lunedì di primo allentamento del lockdown. “Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità” ha affermato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il Ministero dell’Interno ha fatto sapere è che le verifiche dovranno essere svolte con equilibrio tenendo conto delle singole situazioni. Per questo si dovrà far rispettare in modo rigoroso il divieto di assembramento, garantendo il necessario distanziamento tra le persone e l’adozione di tutte le cautele anche attraverso le misure di protezione individuale previste. Si dovrà tenere conto, inoltre, dell’impatto che i controlli possono avere sulla vita quotidiana delle persone. Come, d’altronde, sta dimostrando ogni giorno tutto il personale impiegato nei controlli sul territorio, che continua ad operare con professionalità e senso di umanità.

Il ministro dell’Interno Lamorgese in un’intervista concessa oggi a La Stampa spiega che “l’autodichiarazione è uno strumento che tutela anche in questa seconda fase dell’emergenza sanitaria lo stesso cittadino sottoposto a controllo. Serve, tra l’altro, a dichiarare che non si sta violando la quarantena. Per questo non deve essere vissuta come un inutile adempimento burocratico. Comunque, per velocizzare le procedure, coloro che vanno a lavorare potranno giustificare lo spostamento esibendo la documentazione fornita dal datore di lavoro”.

In sintesi (Ansa) ecco quel che si potrà fare e non si potrà fare nei vari settori:

MANIFATTURA: ripartono la manifattura, le costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività. Secondo i consulenti del lavoro torneranno al lavoro 4,4 milioni di persone.

RISTORAZIONE: bar e ristoranti potranno riprendere l’attività solo con la consegna a domicilio o con l’asporto.

COMMERCIO: restano sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle già autorizzate (alimentari, igiene della persona, edicole, farmacie e parafarmacie, tabaccai, librerie, negozi di vestiti per bambini e neonati, fiori e piante e molto presto anche negozi di biciclette).

VISITE A PARENTI: saranno consentite visite “per incontrare i congiunti”, pur rimanendo il divieto di assembramenti. Per congiunti si intende “i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e unione civile, nonché le relazioni connotate da duratura comunanza di vita e di affetti”, dunque coppie di fatto, indipendentemente dal sesso. Sono esclusi gli amici.

NO FUORI REGIONE: gli spostamenti per i motivi consentiti sono permessi solo nella stessa regione di residenza.

SECONDE CASE: non è consentito recarsi nella seconda casa. Lo è solo se si devono fare interventi necessari di manutenzione, ma comunque solo se esse sono nella stessa regione di residenza.

FUORI-SEDE: studenti o lavoratori fuorisede, rimasti nelle città di studio o di lavoro, possono rientrare “presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”: ma da lì non potranno poi tornare nella Regione da cui sono partiti.

TRASPORTI PUBBLICI: i mezzi pubblici saranno uno dei punti critici della ripartenza. Le regioni hanno il compito di indicare norme per assicurare il loro funzionamento pur nel rispetto del distanziamento. Ci saranno parametri di riempimenti dei mezzi mentre per gli utenti ci sarà l’obbligo di mascherina e in alcune Regione di guanti monouso.

PARCHI: vengono riaperti al pubblico parchi e giardini, non le aree gioco per i bimbi, ma va mantenuto il distanziamento.

ATTIVITA’ MOTORIA: viene rimosso il limite della “prossimità alla propria abitazione”. Sono così consentiti gli spostamenti, anche in auto, per recarsi in un’area o un playground dove praticare jogging o altre attività motorie o sportive.

SPORT INDIVIDUALE: sono permessi gli allenamenti a porte chiuse per gli sport individuali, per atleti (professionisti e non) dichiarati di interesse nazionale dal Coni. Il Viminale chiarisce che sono da intendersi permessi anche gli allenamenti individuali “in spazi pubblici o privati” di atleti di sport di squadra.

UNIVERSITÀ: gli Atenei possono svolgere esami e sessioni per tesi di laurea in presenza, mantenendo le condizioni di distanziamento; sì anche a laboratori e tirocinii.

FUNERALI E CIMITERI: sono consentiti i funerali, ma con un massimo di 15 persone e obbligo di mascherine, e la visita nei cimiteri ma restano per ora vietate le messe.

com.unica, 4 maggio 2020

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