La piattaforma europea delle Carte della diversità compie 10 anni
La piattaforma europea delle Carte della diversità ha celebrato questa settimana 10 anni di contatti tra le imprese, la società civile e le istituzioni pubbliche per promuovere e rafforzare la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro. Con oltre 12.000 firmatari, che rappresentano oltre 16 milioni di dipendenti in tutta l’UE, la piattaforma ha prodotto risultati tangibili, come l’introduzione di orari di lavoro flessibili per consentire un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata o l’aumento delle assunzioni di persone con disabilità.
“Le società e le organizzazioni firmatarie della Carta sono state il motore delle misure per rendere i luoghi di lavoro e le società più inclusivi, ad esempio grazie all’introduzione di orari flessibili per migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata, l’aumento delle assunzioni di persone con disabilità e sessioni di formazione sui pregiudizi inconsapevoli rivolte ai responsabili delle assunzioni e ai professionisti delle risorse umane”, commenta la Commissaria per l’Uguaglianza, Helena Dalli.
Riflettendo sull’impatto del coronavirus sulla società, Dalli ha aggiunto: “in questo momento il nostro impegno a favore dei valori dell’inclusione, della diversità e della solidarietà è più importante che mai. Le imprese e le organizzazioni firmatarie della Carta della diversità hanno dato prova di grande leadership nell’affrontare la crisi e hanno intensificato gli sforzi non solo per sostenere i loro dipendenti in questi momenti difficili, ma anche per aiutare l’intera comunità”.
Dall’inizio della pandemia di coronavirus, i firmatari delle Carte della diversità hanno dimostrato uno spirito di solidarietà esemplare a sostegno delle persone colpite dalla crisi. Ad esempio, in Italia i firmatari hanno donato guanti, sovrascarpe e occhiali protettivi agli ospedali locali e in Polonia hanno offerto mobili e suppellettili, come materassi, coperte e asciugamani, alle persone senza fissa dimora.
com.unica, 4 maggio 2020