Il generale Giuseppenicola Tota ha visitato il Giardino di Milano per ricordare Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni, che in Francia nel ’43 fece liberare un centinaio di ebrei, nonostante non fossero italiani.

“Lo staff di Gariwo è portatore di un impegno ideale davvero importante, sacrifica il suo tempo in maniera giusta, per i Giusti. Da cittadino italiano non posso che esservi grato”. Con queste parole il generale Giuseppenicola Tota, Comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto in Verona, ha accompagnato la sua visita al Giardino dei Giusti giovedì 14 maggio. Una visita decisamente diversa rispetto a quelle a cui sono abituati i frequentatori regolari del Monte Stella, che dal 2003 ospita il Giardino dei Giusti di Milano, coordinato da Gariwo insieme al Comune di Milano e all’UCEI. Distanziati l’uno dall’altro in rispetto delle norme vigenti per contrastare la diffusione del COVID-19, il generale Tota e due suoi colleghi, il colonnello Tambè e il tenente colonnello Solemetite, hanno passeggiato tra i cippi del Giardino, che ricordano Giusti di diverse epoche e nazionalità che hanno dedicato le proprie vite a contrastare le ingiustizie, i soprusi e i tentativi di reprimere la dignità umana. 

Originario di Corato (Bari), il generale Tota ha preso parte a diverse missioni di pace all’estero, che l’hanno portato al essere riconosciuto come Commendatore al merito della Repubblica Italiana, e ha meritato una Croce d’Oro (Iraq) e due d’Argento (Macedonia del nord e Libano) al Merito dell’Esercito. Inoltre ha ricevuto decorazioni di Francia, Libano, Romania, Slovenia e Stati Uniti. Attualmente è impegnato in progetti di protezione della popolazione dai rischi di contagio, a partire dalla sanificazione dei luoghi di culto.

Esperto di storia militare italiano, il generale Tota ha recentemente ricostruito, attraverso le pagine di Gariwo, le vicende del generale Maurizio Lazzaro de’ Castiglioni, che durante la Seconda guerra mondiale si distinse per le iniziative a tutela della comunità ebraica. L’auspicio di Tota è che la storia di de’ Castiglioni possa essere annoverata tra quelle dei Giusti ricordati nei Giardini e che possa ispirare le nuove generazioni di militari. “Quella di de’ Castiglioni è una storia poco conosciuta. Perché? Non sta a me spiegarlo, lo posso solo intuire. Anche se furono a decine di migliaia ad esserne coinvolti da protagonisti militari e civili sia in Italia sia in Francia, solo qualcuno se ne è occupato. Io ho incontrato la sua figura incuriosito da una fotografia”, ha spiegato Tota. “Varrebbe la pena di farla conoscere a tutti. Inoltre, grazie a lui ho potuto conoscere Gariwo”. 

 Comandante della Divisione alpina Pusteria, il Generale de’ Castiglioni nel febbraio del ’43 fece intervenire i suoi soldati in Savoia nella liberazione di un centinaio di ebrei, nonostante fra gli arrestati non vi fossero ebrei italiani. Sull’importanza di far conoscere il ruolo di de’ Castiglioni nel salvare gli ebrei, Gabriele Nissim ribadisce che in questo modo “viene trasmessa l’idea che in ogni momento ciascun militare ha una responsabilità verso tutta la popolazione. Il fatto che lui non abbia accettato la distruzione di un popolo durante il conflitto è davvero importante. E l’impegno del generale Tota nel diffondere questa storia tra le forze armate ha un grande valore. Il mio auspicio è quello di poter organizzare presto una cerimonia in memoria di de’ Castiglioni”.

 La visita del generale Tota è uno dei primi incontri ufficiali avvenuti al Giardino dei Giusti durante la cosiddetta fase due della gestione pandemica. L’invito a tutti i milanesi è quello di tornare a visitare il Giardino dei Giusti nel rispetto delle regole stabilite dalle autorità nazionali e regionali. A tal proposito va registrato l’impegno da parte dei volontari dei City Angels a perlustrare, durante i prossimi weekend, le aeree attigue al Giardino dei Giusti per accertarsi che le distanze vengano rispettate e per fornire assistenza a tutti i visitatori interessati ad approfondire la proposta culturale legata al Giardino.

com.unica, 15 maggio 2020

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