Le fake news sul Covid-19 in una ricerca internazionale della Princeton University
Dai nuovi vaccini alla responsabilità del 5G, in questi ultimi mesi il Coronavirus è stato fonte e obiettivo di disinformazione e fake news. Per monitorare e codificare questi contenuti il centro di ricerca Empirical Studies of Conflict Project (ESOC) della Princeton University ha avviato un progetto, in collaborazione con Microsoft, che vede la partecipazione anche di due studenti dell’Università Bocconi di Milano: Luca Zanotti e Nicola Bariletto. Ad entrambi, scrive Tomaso Eridani, “dopo l’exchange a Princeton nel primo semestre era stata offerta la possibilità di collaborare come research assistants”.
Il progetto sulle fake news “coinvolge 16 tra studenti e laureati di varie università che hanno il compito di monitorare, raccogliere e codificare i contenuti di disinformazione su web e social media. Quanto da loro rilevato confluisce nel database dell’ESOC, fornendo dati e trend in tempo reale. L’obiettivo è sviluppare una migliore conoscenza su chi condivide la disinformazione e il suo impatto e aiutare le piattaforme di social media e motori di ricerca a sviluppare strumenti migliori per evitarne la diffusione”.
“A fine exchange ci avevano proposto di continuare come research assistant in remoto e già collaboravamo con l’ESOC su un progetto di studio sulla disinformazione spinta da governi in paesi esteri. Con l’esplosione dell’emergenza Coronavirus il focus si è spostato sulla pandemia,” spiega Luca, al terzo anno del Bachelor in International Politics and Government (BIG), rientrato con Nicola a Milano a fine gennaio. Luca si occupa di codificare e categorizzare (narrativa, motivazione, ecc) le fake news in Italia e Spagna. “Adesso parte anche una collaborazione con Twitter. È stimolante lavorare con studiosi in tutto il mondo e su un tema così attuale”.
Aggiunge Nicola: “il progetto nato per aiutare a prevenire le ondate di fake news in vista delle presidenziali USA ha virato target e scopo con l’esplosione dell’emergenza Covid-19”. Anche lui al 3 anno del BIG, e anche lui impegnato a codificare casi di disinformazione in tutto il mondo, con l’aiuto dei siti di fact-checking, Nicola conclude: “è una grandissima opportunità per noi lavorare su un progetto con collaborazioni così rilevanti, con studiosi di alto livello e conoscere un mondo così interessante per il campo delle scienze politiche”.
com.unica, 18 maggio 2020