Il Grande compositore si è spento nella notte, aveva 91 anni. Ha vinto due premi Oscar, di cui uno alla carriera

La notizia della morte di Ennio Morricone segna tristemente l’inizio della settimana. Il grande Maestro si è spento nella notte al Campus biomedico di Roma dove era ricoverato per le conseguenze di una caduta nella quale si era fratturato il femore. Secondo quanto comunicato dall’amico e legale Giorgio Assumma, i funerali si terranno in forma privata “nel rispetto del sentimento di umiltà che ha sempre ispirato gli atti della sua esistenza”. “Il maestro” – ha aggiunto – “ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato”. Ha avuto un pensiero anche per chi ha amato la sua musica: “Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività”.

Il grande musicista e compositore, autore di alcune tra le colonne sonore più celebri che hanno segnato la storia del Cinema, era nato a Roma il 10 novembre 1928. Nel corso della sua lunga e luminosa carriera Morricone ha scritto musiche per oltre 500 film, conquistando il premio Oscar alla carriera nel 2007 e più di recente lo stesso riconoscimento nel 2016 per la colonna sonora di “The Hateful Height” diretto da Quentin Tarantino. A partire dal 1946 ha composto più di 500 colonne sonore tra cinema e tv e venduto 70 milioni di dischi in tutto il mondo. Oltre agli Oscar e a ben cinque nomination decine i premi e i riconoscimenti ottenuti per la sua opera fino alla stella inserita in suo omaggio nella Walk of fame di Hollywood (2016) e all’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana conferitagli dal Presidente Mattarella nel 2017.

Nel percorso artistico di Ennio Morricone spicca in maniera significativa il sodalizio, cominciato nel 1964, con il regista Sergio Leone, suo compagno di classe fin dalle scuole elementari. Il primo frutto di questa collaborazione sarà la colonna sonora che scrisse per “Per un pugno di dollari”, nel 1964, proseguendo per tutta la serie successiva di spaghetti-western diretti dal regista romano: “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “C’era una volta il West” e “Giù la testa”, fino al capolavoro “C’era una volta in America”.

Ma sarebbe riduttivo associare la sua opera solo a Sergio Leone: Morricone ha collaborato con alcuni tra i maggiori registi italiani e stranieri, firmando le musiche di altre pietre miliari della storia del Cinema: ricordiamo tra i tanti “I giorni del cielo” di Terrence Malick, “Gli intoccabili” di Brian De Palma e “Mission” di Roland Joffé. Proprio a “Mission” è legato uno dei più grandi rimpianti della sua vita. Avrebbe meritato l’Oscar per quella colonna sonora ma lo diedero invece a sorpresa a “Round Midnight”, contravvenendo alla norma secondo cui sono ammesse solo musiche originali.

“Ci mancherà enormemente perché è insostituibile, è uno dei più grandi artisti della storia del cinema e della musica”, così lo ha ricordato Antonio Monda, direttore artistico della Festa del cinema di Roma. “Insieme alla sua genialità, frequentandolo e lavorando con lui, ho scoperto la sua grandissima competenza per gli scacchi, la passione per la Roma (era un tifoso di calcio accanito) e l’orgoglio di essere romano. Era profondamente legato alle sue radici, anche quando il successo straordinario l’ha portato in giro per il mondo”.

com.unica, 6 luglio 2020

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