Il lavoro investigativo e scientifico della Commissione tecnica medico-legale per l’identificazione delle vittime delle Fosse Ardeatine

In occasione del 75° anniversario del termine dei lavori della Commissione tecnica medico-legale per l’identificazione delle vittime delle Fosse Ardeatine, il Museo storico della Liberazione in collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, la Polizia di Stato, la Comunità ebraica di Roma, il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Istituto storico germanico di Roma anima una tavola rotonda durante la quale verrà presentato il volume di Alessia A. Glielmi, primo numero della Collana del Centro Romano di Studi sull’Ebraismo Università di Roma Tor Vergata, “Il corpo e il nome. Inventario della Commissione tecnica medico-legale per l’identificazione delle vittime delle Fosse Ardeatine (1944-1963)”.

La strage delle Fosse Ardeatine è l’atto di repressione più cruento compiuto dai nazisti in una capitale europea. Benché sia tra gli episodi più noti degli anni dell’occupazione, la sua ricostruzione non è stata sinora compiuta in modo puntuale a causa delle gravi lacune documentarie. Il volume ricostruisce uno degli aspetti meno indagati: la straordinaria impresa scientifica ed investigativa svolta dalla Commissione tecnica medico-legale della Scuola Superiore di Polizia per il riconoscimento e l’identificazione delle vittime delle Fosse Ardeatine attraverso l’analisi delle sue carte.

Si tratta di un nucleo di fonti inedite che rivelano, in chiave storico-documentale, il lavoro svolto da una compagine eterogenea di persone che, nella torrida estate 1944, ai margini di una Roma martoriata, si impegnarono per attribuire nome e umanità ai 335 corpi ritrovati in una cava di pozzolana. Documenti tradizionali, redatti a cura dei familiari delle vittime, insieme a una documentazione non tradizionale, reperti/oggetti ad essi appartenuti, vennero analizzati da funzionari dello Stato e da sanitari. La schedatura analitica, il riordino e la digitalizzazione dei documenti come pure la catalogazione e la digitalizzazione degli oggetti hanno permesso di redigere l’inventario.

L’insieme dei dati emersi restituisce, a più di settantacinque anni dalla strage, la giusta complessità dello scenario di quei drammatici fatti e della umanità dei suoi protagonisti.

L’evento sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina @Stampa Cnr: partecipa all’evento su Facebook e attiva le notifiche per la diretta su @Stampa Cnr


Introduzione ai lavori

Lucia CeciProfessoressa di Storia contemporanea Università di Roma Tor Vergata e Direttrice del CeRSE

Saluti

Antonio ParisellaPresidente del Museo storico della Liberazione

Ruth DureghelloPresidente della Comunità ebraica di Roma

Giorgio AdamoDirettore Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società Università di Roma Tor Vergata

Interventi

Marielisa Rossi – già prof.ssa di Bibliografia, Università di Roma Tor Vergata

Claudio Procaccia – Direttore del Dipartimento Cultura della Comunità Ebraica di Roma

Raffaele Camposano – Direttore Ufficio Storico della Polizia di Stato

Gilberto Corbellini – Professore di Storia della Medicina presso Università Sapienza di Roma e Direttore del Dipartimento Scienze umane e sociali, patrimonio culturale del Consiglio nazionale delle ricerche

Lutz Klinkhammer – Storico e vicedirettore dell’Istituto storico germanico di Roma

Sarà presente l’Autrice Alessia A. Glielmi – Responsabile degli archivi del CNR e del Museo storico della Liberazione, docente presso l’Università di Roma Tor Vergata

Durante l’evento sarà illustrato l’Accordo scientifico stipulato dal Consiglio nazionale delle ricerche e l’Ufficio Storico della Polizia di Stato con Alessia A. Glielmi, Maurizio Vitale e Ornella Di Tondo.

Sarà, inoltre, conferito il Premio CeRSE 2019 alla dott.ssa Stefania Ragaù per la tesi di dottorato “Le utopie di Sion tra messianismo e sionismo nell’Europa di fine Ottocento e inizio Novecento”.

com.unica, 8 luglio 2020

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