La Commissione europea ha adottato un pacchetto aggiuntivo di misure eccezionali di sostegno per il settore vitivinicolo a seguito della crisi del coronavirus e delle conseguenze per il settore, uno dei più colpiti nell’agroalimentare, a causa dei rapidi cambiamenti nella domanda e della chiusura di bar e ristoranti in tutta l’UE.
Le nuove misure includono l’autorizzazione temporanea per gli operatori di organizzare autonomamente misure di mercato, l’aumento del contributo dell’Unione europea ai programmi nazionali di sostegno al settore vitivinicolo e l’introduzione di pagamenti anticipati per la distillazione e l’ammasso in caso di crisi.
“Il settore vitivinicolo è stato uno dei settori colpiti più duramente dalla crisi del coronavirus e dalle conseguenti misure di confinamento adottate in tutta l’UE”, ha confermato Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale. “Il primo pacchetto di misure specifiche per il mercato adottato dalla Commissione ha già apportato un sostegno notevole. Tuttavia le incertezze legate alla portata della crisi a livello dell’UE e mondiale e l’attento monitoraggio dei mercati ci hanno indotto a proporre un nuovo pacchetto di misure per il settore vitivinicolo. Sono certo che le misure porteranno rapidamente risultati concreti e stabilità per il settore vitivinicolo dell’UE”.
Le nuove misure
Deroga temporanea alle norme dell’Unione europea in materia di concorrenza: l’articolo 222 del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM) consente alla Commissione di adottare deroghe temporanee ad alcune norme dell’UE in materia di concorrenza in situazioni di gravi squilibri del mercato. La Commissione ha ora adottato una deroga di questo tipo per consentire agli operatori di organizzarsi autonomamente e di attuare misure di mercato al loro livello per stabilizzare il settore, con riguardo al funzionamento del mercato interno, per un periodo massimo di 6 mesi. Ad esempio, essi saranno autorizzati a pianificare attività di promozione congiunte, ad organizzare l’ammasso da parte di operatori privati e a programmare insieme la produzione;
Aumento del contributo dell’Unione europea: il contributo dell’Unione europea per tutte le misure dei programmi nazionali di sostegno sarà incrementato del 10 %, raggiungendo così il 70 %. Una precedente misura eccezionale lo aveva già aumentato dal 50 % al 60 %. In questo modo si fornirà assistenza finanziaria ai beneficiari;
Pagamenti anticipati per la distillazione e l’ammasso in caso di crisi: la Commissione consentirà agli Stati membri di provvedere a pagamenti anticipati agli operatori per le operazioni in corso di distillazione e ammasso di crisi. Gli anticipi possono coprire fino al 100 % dei costi e consentiranno agli Stati membri di utilizzare appieno i fondi dei rispettivi programmi nazionali di sostegno per quest’anno.
Oltre a queste misure di sostegno per il settore vitivinicolo, anche il settore ortofrutticolo beneficerà di un aumento del contributo dell’UE (dal 50 % al 70 %) per i programmi gestiti dalle organizzazioni di produttori. In questo modo le organizzazioni di produttori avranno maggiore flessibilità nell’attuazione dei propri programmi.
Queste misure integrano il pacchetto recentemente adottato, che ha apportato benefici al settore vitivinicolo grazie alla flessibilità prevista nell’ambito dei programmi di sostegno al mercato. Il pacchetto prevedeva, ad esempio, una maggiore flessibilità nell’utilizzo degli strumenti di controllo del potenziale di produzione, il cosiddetto strumento di “vendemmia verde”, e la possibilità di inserire nuove misure, quali l’apertura della distillazione di crisi o un aiuto per l’ammasso del vino in caso di crisi.

com.unica, 13 luglio 2020

Condividi con