Turismo: investire su innovazione e Made in Italy per ripartire
La ricetta di Deloitte in uno studio dedicato a un settore che alimenta il 13% del Pil. Oggi le infrastrutture made in italy sono poco tecnologiche e digitali
Investire in forme di turismo innovative. Spingere il Made in Italy per valorizzarne la potenza economica. Attuare politiche industriali coraggiose dedicate all’innovazione per assicurare una crescita sostenibile del Paese, sia industriale sia sociale”. È la chiave secondo Deloitte Italia, per far ripartire il turismo italiano che alimenta il 13% del Pil. Questo, non solo in ottica estiva, ma anche e soprattutto per i prossimi mesi, quando bisognerà garantire alle città italiane la domanda di flussi turistici internazionali e locali che meritano.
Secondo i dati prevalgono ancora paura e cautela tra i turisti made in italy: solo il 28% degli intervistati si sente sicuro di volare e poco più alta è la percentuale di chi si sente tranquillo a soggiornare in hotel (41%). Attrezzarsi per il “new normal” in tempi brevi è decisivo per riposizionarsi tra le mete dei viaggiatori e per investire le cospicue risorse attese dal Next Generation Europe su uno dei settori che ha un profilo di eccellenza indiscussa.
Le infrastrutture made in italy sono poco tecnologiche e digitali: Italia al 41/o posto per ICT readiness a confront della Danimarca, seconda in classifica con un hub turistico all’avanguardia, una copertura quasi totale di connessione, servizi online per tutte le strutture e personale abituato all’utilizzo del digitale. L’innovazione dunque potrebbe dare una spinta decisiva al settore per garantire all’utente finale diverse modalità di fruizione del servizio, sia fisiche sia digitali. Esempi esteri di valorizzazione territoriale innovativa e digitale arrivano dall’Islanda con Inspired by Iceland, un programma di promozione del territorio tramite video di testimonial su social network volti a creare engagement dei turisti, e dalle Isole Faroe, dove gli abitanti del posto, dotati di una videocamera in diretta, portano i turisti a scoprire paesaggi e attrazioni da remoto.
Risulta strategico digitalizzare la filiera del turismo made in italy e creare poli turistici interconnessi, anche per aumentare la collaborazione tra le imprese coinvolte ed amplificarne il potenziale commerciale. La Spagna, ad esempio, ha da poco lanciato il suo nuovo portale ufficiale che connette una molteplicità di imprese turistiche e istituzioni, dando ai turisti la possibilità di programmare il proprio viaggio basandosi sulle esperienze di utenti con preferenze simili”.
com.unica, 21 agosto 2020
Fonte Ansa