Sono un centinaio le persone arrestate finora dalla polizia a a Hong Kong per le proteste in favore della democrazia concentratesi a Kowloon, dove le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno usato spray e cartucce urticanti per disperdere la folla. Lo riportano in media locali, quando la polizia alle 17:00 locali (le 11:00 in Italia) aveva riferito di 90 arresti eseguiti a Yau Tsim Mong, di cui 87 per l’adesione a manifestazioni illegali. Le proteste sono legate alle mancate elezioni politiche che si sarebbero dovute tenere oggi e che sono state rinviate al 5 settembre 2021 sui timori dell’ondata Covid-19 nell’ex colonia britannica.

Già nel pomeriggio, gli agenti hanno reagito agli slogan come “Ridatemi il mio voto!” e “poliziotti corrotti”. Nelle immagini trasmesse in diretta, anche sull’account Facebook della polizia, si è visto il fermo di tre noti attivisti pro democrazia: Leung Kwok-hung, Figo Chan e Raphael Wong. Durante gli scontri, riporta il Corriere della Sera, la polizia in assetto antisommossa ha usato spray urticanti e proiettili di gomma. La maggior parte degli arresti è stata giustificata per «raduno illegale». Nel distretto Kowolon di Yau Ma Tei una donna è stata arrestata per aggressione e per aver gridato slogan per l’indipendenza dalla Cina: quelle parole – riporta la polizia di Hong Kong – sono attualmente vietate dalla nuova (dura e contestatissima) legge sulla sicurezza nazionale, estesa dal partito comunista di Pechino all’ex colonia britannica, dove vivono 7 milioni di persone.

Fa molto discutere il video dell’arresto di una bambina di 12 anni la cui famiglia dice che è stata sorpresa in mezzo alla una folla. Un video ampiamente condiviso sui social media e sui media di Hong Kong mostrava gli agenti che cercavano di radunare un gruppo di persone, inclusa la ragazza, che si è poi nascosta e ha cercato di scappare. Un ufficiale l’ha placcata a terra, mentre molti altri l’hanno aiutata a bloccarla. La madre della ragazza ha detto all’Apple Daily che intende fare causa e presentare una denuncia formale. Ha detto che sua figlia e suo figlio di 20 anni – entrambi multati in base alle leggi della città relative alla pandemia contro i raduni – erano fuori a comprare forniture d’arte e che la ragazza, rimasta ferita, è scappata perché era spaventata. 

com.unica, 7 settembre 2020

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