Trump-Biden, il primo dibattito presidenziale finisce in rissa
Davanti a decine di milioni di americani incollati alla Tv, a Cleveland si è svolto ieri notte (alle 3 di notte in Italia) il primo dei tre dibattiti tv tra Donald Trump e Joe Biden in vista del voto per le presidenziali Usa. Sei i temi trattati: l’economia, la Corte Suprema, la pandemia, il razzismo nelle città, la correttezza delle elezioni e le esperienze passate dei due candidati. Trump ha detto che non si impegnerà a riconoscere il risultato finale delle elezioni “se ci saranno delle frodi con voto postale” e si è rifiutato di condannare i suprematisti bianchi.
Ma più che di dibattito si dovrebbe parlare di rissa, con continui insulti reciproci, tanto che non si può parlare di chi abbia vinto o chi abbia perso. Trump ha insultato e interrotto Biden quasi ogni volta che parlava, mentre l’ex vice presidente ha definito il presidente un “pagliaccio” e gli ha ripetutamente detto di “stare zitto”, chiamandolo “clown”, “razzista” e “bugiardo”. Nel corso dei 90 minuti del caotico scontro dialettico i due principali candidati al partito hanno espresso un livello di disprezzo acuto l’uno per l’altro che non si era mai visto prima nella moderna politica americana. Trump, in coda ai sondaggi, aveva tutto l’interesse ad essere aggressivo oltre ogni limite, sovrapponendosi spesso a Biden che faceva fatica a rispondere alle domande che gli venivano poste. E costringendo il moderatore, Chris Wallace di Fox News, a sollecitare ripetutamente il presidente a far parlare il suo avversario.
Sull’economia, Trump ha detto di aver costruito «la più forte economia nella storia di questo paese» e di essere pronto a rifarlo, mentre Biden lo ha accusato di aver solo difeso i più ricchi. Il moderatore ha chiesto conto a Trump delle pochissime tasse sul reddito che ha pagato, e Trump si è difeso sostenendo di aver pagato «milioni di dollari» in tasse. Quando Wallace gli ha chiesto esplicitamente delle tasse sul suo reddito e non quelle delle sue imprese, Trump ha ribadito una risposta con ogni evidenza falsa, come del resto ha dimostrato il recente scoop del New York Times. Ma Trump ha hatto affermazioni senza alcun fondamento anche sul tema del vaccino, sulla pandemia e sul razzismo. Una valanga di bugie», secondo il fact-checking pubblicato subito dopo il dibattito dalla CNN. Come ad esempio ha accusato ancora una volta l’amministrazione Obama, compreso Biden e l’allora presidente Barack Obama, di “spiare” la sua campagna. “Hanno cercato di fare un colpo di stato, sono venuti dopo di me spiando la mia campagna”, ha detto Trump. Questi i fatti secondo il canale televisivo: non ci sono prove che Biden o Obama abbiano avuto alcun ruolo personale nella sorveglianza dell’FBI dei consiglieri della campagna di Trump, che è arrivata come parte delle indagini dell’FBI sulla Russia.
Ancora più grossolane le falità sul tema della pandemia, soprattutto quando Trump ha affermato che mancherebbero poche settimane al rilascio del vaccino. Anche se un vaccino sarà autorizzato entro la fine dell’anno, ciò non significa che sarà ampiamente disponibile. All’inizio, saranno disponibili solo scorte limitate e saranno prioritarie per i più vulnerabili. “Potremmo avere la vaccinazione della maggior parte delle persone non prima della fine del 2021, sempre che non ci siano intoppi”, ha affermato di recente il dottor Anthony Fauci, il massimo esperto della nazione sulle malattie infettive.
Mercoledì 7 ottobre si cinfronteranno in Tv i candidati alla vicepresidenza, Mike Pence per il Partito Repubblicano e Kamala Harris per il Partito Democratico, mentre Trump e Biden torneranno ad affrontarsi il 15 e il 22 ottobre.
com.unica, 30 settembre 2020