Ieri notte a Vienna, quattro persone – tra cui uno degli assalitori – sono morte e diciassette sono rimaste ferite durante un attacco terroristico cominciato intorno alle 20 di ieri sera in sei diversi punti della città. È stata colpita la sinagoga di Stadttempel, nel centro della capitale austriaca, molto probabilmente il vero obiettivo dell’attentato. Qui molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima della serrata dettata dal Covid-19. Un altro degli attentatori è ancora in fuga: “Tenete i vostri figli a casa”, ha detto il ministro dell’Interno, che ha anche fatto sapere che uno degli attentatori sarebbe un simpatizzante dell’Isis.

Come riporta il sito della Bbc, la polizia austriaca sta cercando almeno uno dei sospetti attentatori (un altro è stato ucciso dagli agenti durante l’attacco). Secondo il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer si è trattato di un attentato di matrice islamista. Nella conferenza stampa, Nehammer ha detto che l’attentatore ucciso era una simpatizzante dell’Isis, un rifugiato di 30 anni. La sua casa è stata perquisita e sono stati sequestrati materiali video. La polizia austriaca ha detto che indossava una cintura esplosiva finta. Secondo il quotidiano austriaco il terrorista si trovava in Austria da qualche tempo e poco prima dell’attacco il terrorista aveva prestato giuramento di fedeltà al nuovo leader dell’Isis Abu Ibrahim al-Hashimi al-Quraishi.

La polizia viennese ha invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell’attacco in corso che avrebbe potuto mettere in pericolo agenti o passanti. I social si sono tuttavia riempiti di immagini, molte delle quali raccapriccianti, mentre testimoni scrivevano di aver udito “almeno 50 spari”. Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, ma anche questa informazione al momento non è stata confermata (Ansa).

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha subito parlato di un “attacco terroristico disgustoso”, aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Ma è l’Europa intera – già fiaccata dalla pandemia – a condannare “un atto codardo”, nel nome dell’unità “contro l’odio e la violenza”. “I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”, ha twittato anche il premier Giuseppe Conte. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.

com.unica, 3 novembre 2020

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