“Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante nasce a Firenze il Museo della lingua italiana”. Così il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, che ha partecipato nei giorni scorsi insieme al sindaco Dario Nardella alla conferenza stampa di presentazione del museo.
“Lo Stato ha investito 4,5 milioni di euro per la realizzazione del primo Museo della Lingua italiana”, ha riferito il ministro durante il suo saluto, “e la città ha partecipato conferendo una parte del bellissimo complesso di Santa Maria Novella, testimonianza questa di una importante prova di collaborazione tra i vari livelli istituzionali. L’idea che abbiamo cercato di realizzare”, ha continuato Franceschini, “da un punto di vista temporale è stata quella di far partire i lavori del Museo nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante. È stato naturale che nel dibattito che va avanti da molti anni nel nostro Paese sulla mancanza di un museo della lingua italiana, nel momento in cui lo Stato ha deciso di dare una risposta positiva, la scelta non poteva che essere Firenze per tantissime ragioni. Sta lavorando già da tempo un comitato scientifico di alto livello per l’impostazione del museo”, ha aggiunto il ministro, “perché insieme al recupero strutturale dell’immobile, c’è anche l’esigenza di creare un museo proiettato sul futuro che conservi la memoria, ma che anche attraverso le nuove tecnologie consenta di essere accessibile, didattico, adatto ai ragazzi, agli studiosi, quindi davvero un progetto straordinario. La nascita del Museo è anche il modo migliore per entrare in questo anno dantesco”, ha concluso Franceschini, “che sarà pieno di iniziative e pieno non soltanto di celebrazioni, ma di studi, di ricerca, di innovazione che è il modo migliore di ricordare Dante”.
Il comitato scientifico del Museo della Lingua italiana è cosi composto: Luca Serianni, professore emerito di Storia della Lingua italiana, Coordinatore; Paola Passarelli, direttore generale alla Direzione generale biblioteche e diritto d’autore; Giuseppe Antonelli, professore ordinario di Linguistica italiana; Lucilla Pizzoli, professoressa associata di Storia della lingua italiana; Marco Mancini, professore ordinario di Glottologia e Linguistica – Accademia dei Lincei; Francesco Bruni, professore emerito di Storia della Lingua italiana – Accademia dei Lincei; Paolo D’Achille, professore ordinario di Linguistica italiana – Accademia della Crusca; Nicoletta Maraschio, professoressa emerita di storia della lingua italiana – Accademia della Crusca; Michele Cortelazzo, professore ordinario di Linguistica italiana – Associazione per la storia della lingua italiana; Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia italiana; Luigi Romani, responsabile della redazione linguistica Treccani – Istituto della Enciclopedia italiana; Alessandro Masi, segretario generale Società Dante Alighieri; Salvatore Italia, consigliere centrale Società Dante Alighieri; Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Firenze; Gabriella Farsi, direttore della Direzione Cultura Comune di Firenze; Luigi Dei, rettore Università – Comune di Firenze; Giacomo Parenti, direttore generale del Comune di Firenze; Vito Lattanzi, funzionario demoetnoantropologo; Cinzia Marchesini, funzionario demoetnoantropologo; Francesca Condò, funzionario architetto; Stefano Casciu, direttore della Direzione regionale Musei Toscana; Simonetta Buttò, direttore centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche; Andrea Pessina, soprintendente della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; e Umberto D’Angelo, direttore della Biblioteca Angelica.

com.unica, 17 dicembre 2020

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