L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) dovrebbe dare oggi il via libera sul vaccino AstraZeneca. Dalla Germania arriva la raccomandazione per una somministrazione solo tra i 18 e i 65 anni di età, una decisione a cui anche l’Italia potrebbe allinearsi. L’approvazione della UE però è condizionata dal rispetto del contratto. L’Unione europea minaccia infatti il blocco dell’export dei vaccini.

La decisione è legata al fatto che secondo l’Ue, AstraZeneca potrebbe aver inviato dosi fuori dall’Europa dallo stabilimento in Belgio. Dubbi che hanno scatenato una tensione altissima, resa ancora più accesa dal clima post Brexit (Agi). Con il meccanismo dell’Unione europea per il controllo delle esportazioni del vaccino anti-Covid – che potrebbe entrare in vigore già domani – la Gran Bretagna rischia di non vedersi consegnate milioni di dosi, scrivono i media britannici, evidenziando la preoccupazione per il provvedimenti di Bruxelles che sembra cucito per fare fronte all’eccessiva fornitura di dosi AstraZeneca dall’impianto belga. “Se il Regno Unito dovesse dipendere dai vaccini prodotti in casa, il raggiungimento dell’immunità di gregge con la vaccinazione del 75% della popolazione potrebbe essere ritardato di quasi due mesi”, è l’analisi della società di elaborazione dati Airfinity, citata dal Guardian. 

“I dati delle dogane non mentono. Sappiamo che dall’Ue sono stati spediti diversi vaccini in tanti Paesi fuori Europa, non so dirvi quali aziende e quali vaccini ma lo scopriremo”, ha dichiarato una fonte di alto livello della Commissione europea. Probabilmente il meccanismo per controllare l’export di dosi servirà proprio a questo. “Non vogliamo bloccare le esportazioni, vogliamo solo conoscere”, assicurano da Bruxelles mentre Gran Bretagna e Canada già esprimono malumore per l’intenzione. 

com.unica, 29 gennaio 2021

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