Draghi al Global Health Summit: «Sospendiamo temporaneamente i brevetti sui vaccini»
Si è concluso nella giornata di ieri il Global Health Summit, l’evento organizzato dalla Presidenza italiana del G20 in partnership con la Commissione europea, con l’approvazione della “Dichiarazione di Roma”. Al termine dei lavori il Presidente del Consiglio Mario Draghi e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno tenuto una conferenza stampa congiunta.
“Sospendiamo i brevetti”, è la proposta di Draghi, favorevole a una misura “mirata, limitata nel tempo e che non metta a repentaglio l’incentivo ad innovare per le aziende farmaceutiche”. Un’idea – lanciata per primo dal presidente americano Joe Biden – condivisa dal francese Emmanuel Macron (“La sosterrò, caro Mario”) e dallo spagnolo Pedro Sanchez, e confluita, sebbene sfumata, nella Dichiarazione di Roma con un richiamo alla “volontarietà” nel trasferimento di licenze, tecnologia e know-how (Ansa). D’accordo anche la cancelliera Angela Merkel se, appunto, la cessione dei brevetti sarà esclusivamente su base volontaria. Così come resta prudente la presidente della Commissione Ue, favorevole ad “usare tutte le flessibilità previste”, ma determinata a “garantire il sistema di proprietà intellettuale”.
Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson “si impegnano a fornire 1,3 miliardi di dosi nel 2021-2022” ai Paesi a basso e medio reddito, ha annunciato proprio la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen: non si tratteà di donazioni ma di vendita a prezzo di costo agli Stati a basso reddito e a prezzo ridotto a quelli a medio reddito. Occorre agire insieme anche perché, secondo un rapporto redatto da un gruppo di 26 scienziati in occasione del Global Health Summit, il SarsCoV2 sarà endemico e “nessun Paese sarà al sicuro fino a quando tutti i Paesi non lo saranno”.
Anche il Fondo monetario internazionale annuncia al summit lo stanziamento di 50 miliardi di dollari per combattere la pandemia. Dal canto suo, il presidente cinese Xi Jinping – ancora impegnato a difendere il suo Paese dalle “strumentalizzazioni politiche” del virus – promette altri 3 miliardi di dollari in aiuti per i prossimi 3 anni. E annuncia che Pechino continuerà a fornire “al mondo” dosi dei suoi preparati anti-Covid, dopo i 300 milioni già donati a diversi Paesi, in quella che è stata ribattezzata la “diplomazia dei vaccini” volta ad allargare la propria sfera di influenza sfruttando la crisi sanitaria mondiale.
com.unica, 22 maggio 2021