La Commissione europea, nella sua prima operazione nell’ambito di Next Generation EU, ha raccolto ieri 20 miliardi di euro tramite un’obbligazione a 10 anni con scadenza il 4 luglio 2031 per finanziare la ripresa dell’Europa dalla crisi del coronavirus e dalle sue conseguenze. Si tratta della maggiore emissione di obbligazioni istituzionali in Europa, della più grande operazione istituzionale con un’unica tranche mai realizzata e del maggiore importo reperito dall’UE in una singola operazione.
L’obbligazione ha suscitato un forte interesse da parte degli investitori in Europa e nel mondo, il che ha permesso alla Commissione di ottenere condizioni di prezzo assai favorevoli, analogamente a quanto avvenuto con le successive emissioni, dagli ottimi risultati, nell’ambito del programma SURE.
“Oggi è davvero una giornata storica per l’Unione europea. Abbiamo condotto con successo la prima operazione di finanziamento per NextGenerationEU”, ha commentato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea. “Come Unione forte, stiamo reperendo fondi sui mercati insieme e investendo in una ripresa comune da questa crisi. Si tratta di un investimento nel nostro mercato unico e, ancora più importante, di un investimento nel futuro delle prossime generazioni dell’Europa, che devono affrontare le sfide della digitalizzazione e dei cambiamenti climatici. I fondi possono adesso cominciare ad affluire per contribuire a ridefinire il nostro continente affinché si possa costruire un’Europa più verde, più digitale e più resiliente. Visiterò ora ciascuno Stato membro in modo da osservare l’impatto di NextGenerationEU sul terreno”.
Secondo Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l’amministrazione, “oggi è stata posta una pietra miliare nell’attuazione di NextGenerationEU. Dopo aver gettato tutte le basi a tempo di record, abbiamo oggi condotto con successo la prima operazione di assunzione di prestiti nell’ambito del piano per la ripresa. È solo il primo passo di un lungo viaggio, che porterà oltre 800 miliardi di € a prezzi correnti all’economia dell’UE. NextGenerationEU è ormai una realtà ed è destinato a guidare la nostra ripresa collettiva dalla pandemia, instradando l’Europa verso un futuro verde, digitale e resiliente”.
I fondi saranno ora utilizzati per i primi pagamenti nell’ambito di NextGenerationEU, del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di vari programmi di bilancio dell’UE.
Entro la fine del 2021 la Commissione prevede di raccogliere circa 80 miliardi di obbligazioni, da integrare con i buoni dell’UE a breve termine, come previsto dal piano di finanziamento pubblicato nel giugno 2021. L’importo preciso delle obbligazioni dell’UE e dei buoni dell’UE dipenderà dalle specifiche esigenze di finanziamento, e la Commissione riesaminerà in autunno la valutazione iniziale. La Commissione sarà così in grado di finanziare, nella seconda metà dell’anno, la totalità delle sovvenzioni e dei prestiti previsti per gli Stati membri nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, oltre a soddisfare le esigenze delle politiche dell’UE che beneficiano di finanziamenti a titolo di NextGenerationEU.

NextGenerationEU
NextGenerationEU è uno strumento temporaneo per la ripresa del valore di circa 800 miliardi di euro a prezzi correnti per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di coronavirus e contribuire a costruire un’Europa più verde, più digitale e più resiliente.

Per finanziare NextGenerationEU, la Commissione europea reperirà sui mercati dei capitali, per conto dell’UE, fino a circa 800 miliardi di euro entro la fine del 2026. 407,5 miliardi disponibili per sovvenzioni (nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri programmi di bilancio dell’UE); 386 miliardi per prestiti. Ciò si tradurrà in un volume di prestiti pari in media a circa 150 miliardi all’anno.
Dati i volumi, la frequenza e la complessità delle future operazioni di assunzione di prestiti, la Commissione seguirà le migliori pratiche utilizzate dai grandi e frequenti emittenti e attuerà una strategia di finanziamento diversificata.
Tale strategia prevede una gamma diversificata di strumenti e tecniche, e va oltre l’approccio back-to-back adottato finora dalla Commissione per contrarre prestiti sui mercati, anche nell’ambito del programma SURE. Negli ultimi 40 anni la Commissione europea ha gestito diversi programmi di prestito a sostegno degli Stati membri dell’UE e dei paesi terzi. Tutte queste operazioni di assunzione di prestiti sono state finanziate secondo la modalità back-to-back, principalmente mediante emissioni di obbligazioni sindacate.

L’Obbligazione in cifre 
La nuova obbligazione a 10 anni ha una cedola dello 0% ed un rendimento di riofferta dello 0,086%, con uno spread di -2 punti base rispetto al tasso mid-swap, pari a 32,3 punti base rispetto al Bund allo 0,00% con scadenza a febbraio 2031.
Il portafoglio ordini finale ha superato 142 miliardi di euro, il che significa che le richieste di sottoscrizione sono state 7 volte superiori all’offerta.
Le banche capofila sono state BNP Paribas, DZ BANK, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo e Morgan Stanley, mentre capofila associati sono stati Danske Bank e Santander.

com.unica, 16 giugno 2021

Fonte Aise

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