Cambiamenti climatici, l’allarme dell’Onu in un rapporto molto dettagliato
L’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) delle Nazioni Unite ha pubblicato uno studio molto dettagliato di sempre sui cambiamenti climatici con l’obiettivo di fornire informazioni pratiche ai leader di stato e di governo che si incontreranno a settembre a Glasgow per la Cop26. I cambiamenti climatici sono causati “inequivocabilmente”, come emerge dal rapporto, dagli esseri umani e peggioreranno sempre di più se non ci sarà un “rapido” taglio delle emissioni inquinanti. Qui in sintesi il rapporto, a cui hanno lavorato oltre 200 scienziati, sulla base di oltre 14mila studi, in pochi punti fondamentali:
- Tra il 2011 e il 2020 la temperatura media globale della Terra è cresciuta di 1,1°C rispetto al periodo precedente alla rivoluzione industriale. Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi dal 1850 a oggi.
- La concentrazione dei principali gas serra è al momento la più elevata degli ultimi 800mila anni.
- Tra il 1901 e il 2020 il livello medio dell’innalzamento del livello del mare è stato di 20 centimetri, a una velocità mai osservata negli ultimi tremila anni.
- La riduzione dell’estensione dei ghiacciai terrestri non ha precedenti negli ultimi duemila anni.
- Le temperature continueranno ad aumentare fino alla metà di questo secolo, indipendentemente dalla riduzione delle emissioni. Alla fine del secolo l’aumento potrà essere contenuto sotto i 2°C se entro il 2050 si raggiungerà l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni nette.
- L’emergenza climatica causerà eventi estremi, come piogge o ondate di calore, sempre più frequenti e intensi.
Il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha affermato che il rapporto è un «codice rosso per l’umanità»: ridurre le emissioni inquinanti nel più breve tempo possibile è cruciale per evitare che le temperature aumentino eccessivamente, perciò «non c’è più tempo per scuse o per ritardi». Per Helen Mountford, vicepresidente della sezione clima ed economia del World Resources Institute (WRI) – un’organizzazione non profit che si occupa di misurare le risorse naturali globali – il prossimo decennio sarà «l’ultima vera chance per adottare le azioni necessarie» per limitare l’aumento delle temperature.
com.unica, 9 agosto 2021