Addio a Gino Strada, fondatore e anima di Emergency
È morto ieri Gino Strada. È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di EMERGENCY. Su Facebook il commiato della sua Onlus: “Il nostro amato Gino è morto questa mattina. I pazienti vengono sempre prima di tutto, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose. Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano. Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice. Ti vogliamo bene Gino”.
Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Il primo progetto di EMERGENCY, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni.
Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.
Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.
Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola.
EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Report di sostenibilità.
“Addio Gino Strada, maestro di umanità”. Questo il commento a caldo del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, pubblicando una foto del fondatore di Emergency impegnato nel prestare le cure a un bambino. L’immagine è accompagnata da una citazione dello stesso Strada: “Se un qualsiasi essere umano sta in questo momento soffrendo, è malato o ha fame ci deve riguardare tutti, perché ignorare la sofferenza di una persona è sempre un atto di violenza, e tra i più vigliacchi”.
Anche la figlia, Cecilia Strada, ha scritto un breve messaggio su Facebook: “Amici, come avrete visto il mio papà non c’è più. Non posso rispondere ai vostri tanti messaggi che vedo arrivare, perché sono in mezzo al mare e abbiamo appena fatto un salvataggio. Non ero con lui, ma di tutti i posti dove avrei potuto essere…beh, ero qui con la ResQ – People saving people, a salvare vite. È quello che mi hanno insegnato mio padre e mia madre. Vi abbraccio tutti, forte, vi sono vicina, e ci sentiamo quando possiamo”.
“Molta tristezza” per la notizia l’ha espressa anche la Presidente dell’UNICEF Italia, Carmela Pace. “Gino strada da sempre dalla parte degli ultimi, dei più vulnerabili, dei più invisibili. In questi giorni così difficili in Afghanistan, non possiamo non ricordare il suo grande impegno, negli anni, per aiutare i civili colpiti, per curare senza sosta i tanti feriti nei decenni di guerre. Ci stringiamo con affetto al dolore della sua famiglia e degli operatori di Emergency in tutto il mondo”.
Anche la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha appreso con dolore della scomparsa del fondatore di Emergency: “un uomo che non ha mai smesso di ascoltare il bisogno di giustizia degli ultimi, di andare in soccorso dei più fragili e di prendersi cura di chiunque nel mondo richiedesse un’assistenza medica. La sua opera, che prosegue attraverso l’associazione Emergency, esprime il fondamentale valore della solidarietà attraverso una grande capacità di condivisione nella concretezza delle più varie condizioni umane”.
com.unica, 15 agosto 2021
(foto da https://www.emergency.it/)