Afghanistan, la rabbia di Bernard-Henri Lévy: “Imperdonabile il ritiro americano”
Il filosofo e scrittore francese Bernard-Henri Lévy ha duramente stigmatizzato in un’intervista concessa al canale RTL il ritiro americano dall’Afghanistan. È uno sfogo quello di BHL, che denuncia l'”incomprensibile” decisione di Biden di ritirarsi dal Paese. Una decisione che ha permesso agli islamisti di tornare al capo dello Stato, 20 anni dopo essere stati destituiti. L’Afghanistan è infatti ora di fatto nelle mani dei talebani dopo che le forze governative sono crollate e il presidente Ashraf Ghani è fuggito all’estero, con migliaia di persone che cercano disperatamente nel caos più totale di fuggire dal paese all’aeroporto di Kabul.
Un fallimento “inspiegabile e imperdonabile”. “Gli americani se ne sono andati in un modo assolutamente misterioso: nessuno ha combattuto una battaglia, li abbiamo abbandonati mani e piedi… Abbiamo consegnato donne afgane e democratici afgani nelle mani di terroristi islamici”, ha detto.
Per lo scrittore francese, il presidente Joe Biden è direttamente responsabile della drammatica situazione che si è creata in queste ultime ore in Afghanistan. Se il ritiro delle truppe americane era un desiderio di Donald Trump, il suo successore “ha accelerato il processo”, precisa. “Trump l’ha sognato, Biden l’ha fatto”. Per poi sottolineare la possibile “ingenuità” degli Stati Uniti di fronte agli accordi di Doha firmati nel 2020. Il testo, firmato da Washington, Nato e talebani, infatti prevedeva un ritiro delle truppe occidentali dall’Afghanistan in primavera in cambio della promessa degli islamisti di combattere l’influenza di Al-Qaeda e di riconquistare con le armi le province del Paese.
“Gli americani hanno tradito i loro migliori alleati, hanno lasciato crollare il baluardo che ci proteggeva da Al-Qaeda ieri e Daesh oggi”, sottoliena ancora BHL, che deplora il fatto che, ora, le forze occidentali, gli Stati Uniti in testa “si stiano lavando le mani per quello che accadrà d’ora in poi [in Afghanistan], in particolare per le donne lapidate nei villaggi, perché hanno osato mettersi lo smalto”.
Sebastiano Catte, com.unica 16 agosto 2021