Un italiano su due padroneggia gli strumenti di base di Internet, quasi 3 su 10 possono definirsi coach ma solo il 3,8% è leader e vanta competenze digitali avanzate. È quanto emerge dai dati di Digital Skill Voyager, il nuovo strumento per la valutazione delle competenze digitali offerto gratuitamente dai PID – Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio. “L’Italia sta affrontando a grande velocità la transizione digitale”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Per portarla a pieno compimento, però, non bastano le tecnologie, serve il capitale umano che sappia utilizzarle, arricchendo ed innovando il proprio lavoro quotidiano. Occorre lavorare ancora di più, quindi, sulle competenze dei singoli cittadini e delle imprese, ambito prioritario di intervento dei Pid delle Camere di commercio”.

Insomma, di strada da fare moltissimi degli oltre 2mila tra studenti, lavoratori e manager che hanno portato a termine il test online ne hanno ancora tanta. Qualche competenza in più sembrano averla i laureati che, in 4 casi su 10, rientrano nelle categorie dei coach digitali o degli e-leader a fronte del 21,6% dei diplomati. Certo è che anche tra quanti posseggono un titolo di studio elevato o addirittura un post-laurea i neofiti e gli allievi digitali sono ancora oltre la metà.

Se il 51,3% degli impiegati, che rappresentano il gruppo più cospicuo di persone che si sono cimentate con il Digital Skill Voyager (43,5%), è solo “allievo” digitale, oltre un terzo vanta competenze di medio-alto livello. I manager (che sono il 9,2% dei partecipanti al test) mostrano una preparazione più avanzata, con il 43,7% che raggiunge i livelli di coach e e-leader (ma anche un 44,3% di “allievi”). Peggiore il posizionamento degli imprenditori (che sono l’11% dei 2mila partecipanti): più del 70% è alle prime armi con Internet (20,5% i neofiti, 51,5% gli allievi) e solo il 28% ha abilità superiori. Digital Skill Voyager è un test online, accessibile dal portale www.dskill.eu, impostato con le tecniche della gamification.

Il viaggio che l’utente si trova ad affrontare nel tempo è composto da cinque tappe: Era Preistorica: Digitalizzazione di base. Era antica: Comunicazione e condivisione. Era medioevale: Pensiero computazionale e Coding. Era moderna: Tecnologie digitali e le loro applicazioni. Era futura: Innovazione e Sostenibilità. Alla fine del percorso, in base alle risposte fornite, si ottiene una valutazione che consente di scoprire in quale area si è collocati: neofita digitale, allievo digitale, coach digitale oppure un digital-leader.

Digital Skill Voyager fa parte degli strumenti di assessment digitale dei PID e si va ad affiancare al “SELFI 4.0” e allo “ZOOM 4.0” strumenti di valutazione della maturità digitale specifici per le imprese oltre che ai numerosi servizi diretti ad accrescere le competenze digitali dei lavoratori e degli imprenditori messi in pista dai Pid e oggi fruiti complessivamente già da oltre 380.000 imprese. Sono circa 3.000 i percorsi info-formativo organizzati in circa quattro anni di attività, a cui hanno preso parte 196.000 imprese. Inoltre sono stati realizzati dei tutorial informativi, che hanno raggiunto oltre 172.000 imprese ed erogati voucher che, tra le altre cose, hanno consentito alle imprese di acquistare servizi di formazione e consulenza per la digitalizzazione.

Sebastiano Catte, com.unica 24 agosto 2021

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