Premio “Giuseppe Dessì”, al via la settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario
A partire da lunedì 20 settembre a Villacidro (Sud Sardegna) un ricco cartellone di appuntamenti giornalieri, con incontri con gli autori, spettacoli e concerti
Ai blocchi di partenza a Villacidro la trentaseiesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì”. Lunedì (20 settembre) prende il via la settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario promosso dalla Fondazione Dessì con l’Amministrazione Comunale della cittadina del Sud Sardegna: un ricco cartellone di appuntamenti giornalieri, con presentazioni letterarie, incontri con gli autori, spettacoli e concerti. Protagonisti, tra i tanti ospiti che si avvicenderanno tra il Mulino Cadoni e Casa Dessì fino a domenica 26 settembre, il giornalista Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo, gli attori Tullio Solenghi e Marco Baliani, l’attore e conduttore televisivo Michele Mirabella, l’ex magistrato Gherardo Colombo, il duo formato dalla pianista Rita Marcotulli e il sassofonista Gavino Murgia, e quello del trombettista Fabrizio Bosso con il fisarmonicista Luciano Biondini.
Sabato (25 settembre) l’attesa cerimonia conclusiva del trentaseiesimo Premio Dessì. In lizza per l’alloro nella sezione Narrativa, Eugenio Baroncelli con “Libro di furti. 301 vite rubate alla mia“ (Sellerio), Marco Belpoliti con “Pianura” (Einaudi) e Antonio Franchini con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani“ (NN Editore); per la sezione Poesia, invece, Franca Mancinelli con “Tutti gli occhi che ho aperto“ (Marcos Y Marcos), Francesca Mazzotta con “Gli eroi sono partiti“ (Passigli) e Alessandro Rivali con “La terra di Caino“. Le due terne dei finalisti sono state selezionate dalla Giuria del premio presieduta da Anna Dolfi (professoressa ordinaria di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e studiosa dell’opera di Giuseppe Dessì), tra le 321 pubblicazioni iscritte quest’anno al concorso letterario: 197 per la narrativa e 124 per la poesia.
Nel corso della serata di sabato 25, in programma in piazza Municipio con inizio alle 18, verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti abituali dell’appuntamento villacidrese: il Premio Speciale della Giuria, che va quest’anno alla scrittrice, saggista e sceneggiatrice Dacia Maraini, e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, assegnato al compositore e pianista Nicola Piovani.
Al via lunedì con la prima serie di appuntamenti
La settimana culturale del Premio Dessì si apre lunedì (20 settembre) al Mulino Cadoni con l’inaugurazione, alle 17, della nuova edizione della mostra Buona la prima, rassegna delle migliori copertine di libri curata dal giornalista ed esperto di grafica editoriale Stefano Salis, che ritorna a Villacidro per il terzo anno consecutivo. In esposizione 64 volumi.
La formula della mostra, collaudata nel corso del tempo, prevede che i giurati, quest’anno aumentati fino a diventare venticinque, scelgano tre libri e motivino la loro scelta. Poi, con una votazione semplice, la giuria sceglie il preferito. Quest’anno la copertina più votata è risultata quella del libro “Pianura” di Marco Belpoliti (che è anche tra i finalisti del Premio Dessì per la sezione Narrativa), realizzata dall’ufficio grafico di Einaudi con una foto di Luigi Ghirri e una carta opaca che richiama immediatamente il senso della nebbia che pervade sia il testo, sia la realtà della pianura padana. Tra i giudici di Buona la prima, curiosamente, c’è lo stesso vincitore, Marco Belpoliti, che è, tra l’altro, uno dei massimi esperti di copertine di libri. Lo scrittore (che naturalmente non ha votato per il proprio libro, ma per quello classificatosi immediatamente alle sue spalle) ha espresso soddisfazione per la vittoria (non si vince nulla) e ha girato i complimenti alla Einaudi.
Accompagnata da un catalogo, edito in 300 copie dalla Fondazione Giuseppe Dessì, dopo Villacidro la mostra si sposterà a Milano, alla Kasa dei Libri di Andrea Kerbaker, tra ottobre e novembre, e poi in altri luoghi.
“Direi che è un anno particolarmente felice per le copertine scelte dai giudici, che ringrazio per la collaborazione, la competenza e la fantasia” spiega Stefano Salis, ideatore e curatore della mostra. “Ci sono molti esempi di nuova editoria, di piccole collane, di case indipendenti e coraggiose: confermano che c’è voglia, anche in epoca di virtuale, di avere a che fare con l’oggetto libro, la sua bellezza e la sua materialità”.
Aggiunge Paolo Lusci, editore e presidente della Fondazione Dessì: “Ci auguriamo che questo appuntamento, unico nel panorama nazionale, che ormai da tre anni si svolge a Villacidro, possa trasformarsi in un momento non solo espositivo ma anche di riflessione e dibattito sullo stato dell’arte della grafica editoriale in Italia, auspicando un interessamento maggiore e diretto anche da parte delle case editrici”.
Stefano Salis e Paolo Lusci, insieme ad Andrea Kerbaker, bibliofilo, scrittore e fondatore della Kasa dei Libri di Milano, sono i giudici esperti. Con loro, una nutrita schiera dei migliori e più importanti grafici editoriali italiani – Silvana Amato, Alice Beniero, Giacomo Callo, Maurizio Ceccato, Pietro Corraini, Cristiano Guerri, Francesca Leoneschi, Giovanni Lussu, Filippo Maglione, Mario Piazza, Luca Pitoni, Guido Scarabottolo –, giornalisti e saggisti esperti della materia – Marco Belpoliti, Marco Filoni, Melania Gazzotti, Valentina Manchia, Valentina Notarberardino, Giacomo Papi, Simone Sbarbati, Marta Sironi – e librai come Enza Campino (Formia) e lo staff della Libreria Luxemburg di Torino.
Dopo l’inaugurazione della mostra, lunedì pomeriggio, si resta ancora al Mulino Cadoni per due diverse presentazioni editoriali. Alle 18 Teresa Ciabatti, in conversazione con Lucia Cossu, parla del suo libro “Sembrava bellezza” (Mondadori), un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l’autrice, con una scrittura che si è fatta più calda e accogliente, senza perdere nulla della sua affilata potenza, mette in scena con acume prodigioso le relazioni tra donne, e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza. Ad accogliere il lettore tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po’ di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano.
“Navalny contro Putin” (Paesi edizioni) è invece il libro che la giornalista Anna Zafesova presenta alle 19, intervistata dal giornalista Massimiliano Rais: un saggio nel quale il leader della Federazione Russa e l’attivista di opposizione (sopravvissuto all’avvelenamento nell’agosto del 2020 col gas nervino) sono i due protagonisti di uno scontro politico – ma anche di una battaglia culturale e di un conflitto generazionale – che trent’anni dopo la fine dell’Unione Sovietica potrebbe rappresentare tanto una svolta storica quanto un disastro epocale per la Russia e il suo presidente, sempre più isolato nel suo bunker, mentre altri poteri interni cercano di sostituirsi a lui. «L’ora X della Russia contemporanea scatta all’alba del 20 agosto 2020, quando Alexey Navalny perde conoscenza e cade sulla moquette del corridoio di un aereo low-cost nel cielo della Siberia». Potrebbe essere questa la data dell’inizio della fine del potere personale di Vladimir Putin in Russia. Di certo, è il punto più basso e difficile da almeno un decennio a questa parte. Tutto il mondo ormai sa che Navalny è stato avvelenato da un agente nervino uscito dai laboratori militari sovietici, il Novichok. Ma il fatto che sia sopravvissuto cambia tutto, e legittima quanti sono convinti che questo passo falso abbia innescato una serie di reazioni che porteranno il Cremlino verso una strada senza ritorno.
In serata, microfoni e riflettori si trasferiscono nel cortile di Casa Dessì, cornice degli spettacoli e dei concerti della settimana culturale villacidrese. Posti già esauriti per l’evento che apre la serie: protagonisti, alle 21.30, Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo con “Morirete Cinesi”, lo spettacolo scritto dal giornalista di Repubblica per raccontare l’Oriente e l’Occidente e svelare “la verità secondo Xi Jinping”, le contraddizioni dei nostri tempi e immaginare il futuro scenario mondiale. In scena, la cantautrice di Senigallia, nota in Italia e all’estero per la sua poliedricità e per la sua vocazione di performer a 360 gradi, suonerà il pianoforte, canterà e si esibirà con le sue peculiari perfomance dal vivo. Per “Morirete Cinesi”, Roberta Giallo ha composto la colonna sonora con un ricco ventaglio di suggestioni sonore e di musiche originali. Tra i brani di “Morirete Cinesi” comparirà per la prima volta dal vivo “Fossi stato allevato dalle Scimmie”, che sarà poi inserito nell’album di Roberta Giallo “Canzoni da Museo”, la cui musica è composta dalla cantautrice ed il cui testo è stato scritto dal fotografo e poeta Giovanni Gastel, da poco scomparso a causa del Covid. L’uscita su formato fisico e digitale di “Canzoni Da Museo” è prevista per inizio autunno, con il supporto del Comune di Bologna e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Gli arrangiamenti delle musiche dello spettacolo sono stati curati da Enrico Dolcetto, giovane produttore musicale della scena bolognese, che ha già alle spalle numerose collaborazioni con Fonoprint.
Le altre giornate della settimana culturale in sintesi
La seconda giornata della settimana culturale del Premio Dessì, martedì 21, si aprirà alle 18 al Mulino Cadoni con Padre Antonio Spadaro, intervistato dal giornalista Sergio Nuvoli nell’incontro dal titolo Lettere di un missionario. Nato a Messina nel 1966, direttore della rivista gesuita Civiltà Cattolica, critico letterario e teologo, molto presente nei social network (uno dei suoi blog tratta di CyberTeologia), Spadaro è un autorevole consigliere di Papa Francesco, come lo è stato di Papa Benedetto XVI.
“Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene“ è lo spettacolo di Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble, sotto i riflettori di Casa Dessì alle 21.30: l’attore genovese legge alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen, coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite dal maestro Alessandro Nidi e dal suo Ensemble.
Mercoledì 22, alle 10 al Mulino Cadoni, il primo appuntamento dedicato alle scuole: lo scrittore Alessandro Q. Ferrari presenta agli alunni delle primarie “Ciao Maestro!“, una raccolta illustrata di venti biografie esemplari dei più grandi maestri di tutti i tempi. Alle 19, nel salotto letterario del Mulino Cadoni, Alessandro Cacciato presenta “La Sindrome del Gattopardo” (“La cultura dell’innovazione nell’era post lockdown”). Alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì, invece, arriva uno dei protagonisti del teatro contemporaneo italiano, l’ attore, autore e regista Marco Baliani, in scena con Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica e Giampaolo Bandini alla chitarra in “Rigoletto: la notte della maledizione“: uno spettacolo-concerto prodotto dalla Società dei Concerti di Parma in collaborazione con il Teatro Regio di Parma, su musiche di Giuseppe Verdi, Nino Rota e dello stesso Chiacchiaretta.
Giovedì 23, alle 10 al Mulino Cadoni, incontro per i ragazzi delle scuole medie con i TikToker Raissa, alias Raissa Russi (classe 1996, nata a Moncalieri e cresciuta a Torino) e Momo, Mohamed Ismail Bayed (classe 1993, nato a Casablanca e cresciuto a Torino), autori del libro “Di mondi diversi e anime affini” (DeaPlaneta). Alle 10.30, nell’Aula Magna del Liceo spazio ancora all’esperto di promozione e formazione nel settore dell’impresa Alessandro Cacciato per un incontro dedicato invece agli studenti del Liceo di Villacidro.
Nel tardo pomeriggio, al Mulino Cadoni, due ospiti d’eccezione del Premio Dessì. Il protagonista del consueto appuntamento della settimana culturale dal titolo Autobiografia d’Autore è quest’anno Marco Baliani, che si racconta al pubblico, intervistato dall’attore Giacomo Casti. Appuntamento alle 18. A seguire, alle 19, il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, intervista Gherardo Colombo sulla scorta dell’ultimo saggio dell’ex magistrato nel quale racconta “la grande avventura della Costituzione”, “Anche per giocare servono le regole“, prima uscita della nuova collana di Chiarelettere Ri-creazioni. Chiusura di serata alle 21.30 a Casa Dessì con Fabrizio Bosso alla tromba e Luciano Biondini alla fisarmonica nel concerto Face to face, faccia a faccia tra richiami all’estetica del jazz, libera improvvisazione e influenze mediterranee.
Venerdì 24 alle 10 al Mulino Cadoni Francesco Muzzopappa, che presenta agli studenti delle scuole medie il libro “L’inferno spiegato male” (DeaPlaneta), con le illustrazioni di Davide Berardi, in arte Daw. Quasi alla stessa ora, alle 10.30, Gherardo Colombo incontra invece gli studenti del liceo nell’Aula Magna del loro istituto.
Tre autrici con i loro romanzi d’esordio sono le protagoniste dell’appuntamento delle 18 al Mulino Cadoni, moderato dalla giornalista Manuela Arca: Valeria Usala presenta “La rinnegata” (Garzanti); “Neroinchiostro“ (Mondadori) è invece il romanzo di Sara Vallefuoco; mentre Hildegard De Stefano, violinista e protagonista della serie tv di successo “La Compagnia del Cigno”, si racconta in prima persona nel suo “Diario Musicale“ (La Nave di Teseo). Serata a Casa Dessì alle 21.30 con le suggestioni letterarie di Michele Mirabella, che racconta Dante nello spettacolo “Ma misi me per l’alto mare aperto…“, accompagnato dal Duo Mercadante, ovvero Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al pianoforte.
Sabato 25 settembre, come anticipato, è il giorno della cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario e di consegna dei premi speciali, in programma alle 18 in Piazza Municipio. La serata è condotta da Neri Marcorè, con intermezzi musicali di Vanni Masala e Andrea Pisu, e letture affidate a Emilia Agnesa e Giacomo Casti.
Domenica 26 settembre ritorna al Mulino Cadoni l’immancabile appuntamento con Quelli che il Premio, ovvero l’incontro con gli autori finalisti e i vincitori. La conversazione sarà coordinata da Anna Dolfi, presidente della Giuria, con la partecipazione dei suoi componenti.
In serata, le battute finali della trentaseiesima edizione del Premio Dessì viaggeranno alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì, sulle note di Gavino Murgia al sassofono e alla voce, e di Rita Marcotulli al pianoforte, nel concerto tra jazz e musica mediterranea “Il vento fra le corde”(posti già esauriti).
A completare il programma della settimana villacidrese, si rinnovano anche in questa edizione le Passeggiate alla scoperta dei luoghi di Giuseppe Dessì, a cura di Maria Carmela Aru e Stefano Mais: due itinerari fra i luoghi dei romanzi e della vita dello scrittore (giovedì 23) e i paesaggi e le architetture dell’acqua nella sua produzione letteraria (venerdì 24), entrambi con partenza da Casa Dessì alle 9.30. Informazioni e adesioni al numero 070 93 14 387 e all’indirizzo info@fondazionedessi.it.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito e si svolgeranno nel rispetto delle prescrizioni anti Covid-19, a numero chiuso con prenotazione e green pass. Per le prenotazioni giornaliere sono attivi l’indirizzo di posta elettronica eventi@fondazionedessi.it e il numero di telefono 070 931 43 87 (dalle ore 9 alle 13).
La trentaseiesima edizione del Premio Dessì è organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì e il Comune di Villacidro con il patrocinio del Consiglio Regionale della Sardegna, dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Per informazioni, la segreteria organizzativa risponde all’indirizzo di posta elettronica info@fondazionedessi.it e ai numeri 0709314387, 3474117655 e 3406660530. Notizie e aggiornamenti sul sito e alla pagina Facebook della Fondazione Dessì.
com.unica, 18 settembre 2021