Universities Network for Children in Armed Conflict, la Prima Scuola Internazionale sui Bambini e i Conflitti Armati
Dal 4 al 19 ottobre, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La testimonianza di una studentessa afghana
“Oggi ho la grande opportunità di frequentare un corso che fa riflettere sui bambini in situazioni di conflitto armato, su come possiamo lavorare insieme per proteggerli. Non c’è un giorno che vivo senza il ricordo degli spari, del pianto, delle urla e della violenza che ho subito in Afghanistan. Mi sento ‘malata’ per i disagi mentali che mi porto dentro dall’infanzia. Disagi che ancora tormentano i bambini afghani”.
Lo ha dichiarato Zakira Amiri, nata a Kabul e rifugiata in Pakistan, solo una degli oltre 80 studenti che partecipano alla Prima Scuola Internazionale sui Bambini e i Conflitti Armati organizzata dal 4 al 19 ottobre dall’Universities Network for Children in Armed Conflict (UNETCHAC) con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L’International Autumn School 2021 è un corso online gratuito per fornire agli studenti gli strumenti accademici e giuridici con cui approfondire, da una prospettiva teorica e pratica, il tema della protezione dei minori che sono vittime di conflitti.
Come Zakira, gli studenti dell’Autumn School provengono da aree dove i conflitti armati persistono (Afghanistan, Medio Oriente, Congo, Iraq), ma anche da Italia, Germania, Austria, Albania, Stati Uniti e altri numerosi paesi; per la prima volta seguono le lezioni tenute da esperti e ricercatori dai migliori atenei in Europa, Stati Uniti, Africa e Medio Oriente.
Un progetto pilota che risponde all’impegno dell’Italia, che – ha dichiarato il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio in occasione dell’ultima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – “farà da capofila per monitorare la situazione dei diritti umani e far valere le responsabilità per gli abusi e le violenze in Afghanistan”.
Arricchiscono il corso gli interventi di:
Virginia Gamba, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per i Bambini e i Conflitti Armati;
Pasquale Ferrara, Direttore Generale per gli Affari Politici e di Sicurezza – MAECI.
L’International Autumn School prevede la partecipazione di Rappresentanti Onu; UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute); IDLO _ International Development Law Organization; Croce Rossa Internazionale; UNICEF; Global Coalition to Protect Education from Attack (GCPEA).
“L’Universities Network crede che la comunità accademica che si rivolge ai giovani non possa rimanere insensibile al dramma che affligge quei bambini che, a causa della guerra, sono privati del loro diritto di vivere e crescere”, ha dichiarato la prof. Laura Guercio, Membro del Comitato di Coordinamento dell’UNETCHAC.. “Contro la violenza, – prosegue – la comunità accademica può utilizzare gli strumenti del dialogo, della conoscenza, del rispetto per gli altri e per i loro diritti. Tali strumenti sono meno rumorosi delle bombe o delle mine, ma nel tempo sono più potenti di qualsiasi arma di distruzione”.
com.unica, 4 ottobre 2021