Nel 2020, anno caratterizzato dalla recessione economica causata dalla pandemia di COVID-19, le energie rinnovabili hanno superato per la prima volta i combustibili fossili come principale fonte di energia dell’UE, e le emissioni di gas a effetto serra sono diminuite del 31% rispetto ai livelli del 1990.

La Commissione europea ha adottato questa settimana le sue relazioni sullo stato dell’Unione dell’energia per il 2021, che fanno il punto sui progressi compiuti dall’UE nella realizzazione della transizione all’energia pulita, a quasi due anni dall’avvio del Green Deal europeo.

Nonostante una serie di tendenze incoraggianti, saranno necessari maggiori sforzi per raggiungere l’obiettivo del 2030 di ridurre le emissioni nette di almeno il 55% e conseguire la neutralità climatica entro il 2050, e i dati dovranno essere analizzati attentamente il prossimo anno per individuare le tendenze a più lungo termine dopo la pandemia. La relazione sull’Unione dell’energia è accompagnata da un allegato sulle sovvenzioni all’energia nell’UE e da una relazione sui progressi in materia di competitività delle tecnologie energetiche pulite.

La Commissione ha inoltre adottato tre relazioni sui progressi delle politiche dell’UE sul clima nel 2020: la relazione sui progressi dell’azione per il clima dell’UE, la relazione sul mercato del carbonio e la relazione sulla qualità dei carburanti.

com.unica, 1 novembre 2021

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