Giorno della Memoria 2022, gli incontri proposti dalla Fondazione Levi Pelloni
A Ladispoli l’inaugurazione di un bassorilievo intitolato “1022”, dedicato alla razzia del Ghetto di Roma e realizzato dai ragazzi dell’Istituto Corrado Melone. A Santa Marinella Pino Pelloni e Mons. Gianrico Ruzza si confronteranno sul tema “Ascolto, Dialogo ed Accoglienza”
Il Giorno della Memoria proposto quest’anno dalla Fondazione Levi Pelloni ha in calendario due appuntamenti per giovedì 27 gennaio.
Alle ore 9 presso l’Istituto Comprensivo Corrado Melone di Ladispoli verrà inaugurato un bassorilievo realizzato dagli alunni delle classi 3^A, L e C e 2^A della scuola secondaria di primo grado, progettato e curato dal docente di Arte Fabrizio Pompili con la collaborazione di Emilia Riccio, insegnate di religione e dedicato, con il titolo “1022”, alla razzia del Ghetto di Roma del 18 ottobre 1943.
Ai saluti del Dirigente scolastico professor Riccardo Agresti e di Luciana Ascarelli, Vice presidente della Fondazione Levi Pelloni, seguiranno gli interventi di Mons. Gianrico Ruzza, Vescovo di Civitavecchia e Amministratore Apostolico Diocesi di Porto Santa Rufina, dello storico Pino Pelloni e della professoressa Margherita Ascarelli.
I piccolini della sezione D della scuola dell’Infanzia, diretti dalla maestra Annamaria Di Blasio si cimenteranno con l’inno di Mameli, mentre gli alunni della 5^A della Scuola Primaria, diretti dalla maestra Giovanna Caligiuri, eseguiranno un canto della tradizione ebraica.
Alle ore 11, nella Aula Consiliare del Comune di Santa Marinella, dopo i saluti istituzionali dell’avvocato Pietro Tidei, Sindaco della Città, si confronteranno sul tema dell’Ascolto, del Dialogo e dell’Accoglienza Livio Spinelli, Luciana Ascarelli, Pino Pelloni e Mons. Gianrico Ruzza.
Pino Pelloni, Segretario Generale della Fondazione Levi Pelloni, nel ringraziare il dottor Francesco Raponi, Presidente della Fondazione Raponi, per la condivisione mostrata in più occasioni alla lotta al negazionismo e alle derive razziste sempre più presenti nel tessuto delle nostre società, ha voluto ricordare, soprattutto ai più giovani, come “l’antisemitismo sia una piaga da combattere in maniera decisa ma anche una sorta di sollecitazione al buon uso e alla preservazione della Memoria. Un ebreo su quattro è stato vittima di soprusi, quattro su dieci evitano di indossare simboli religiosi e un terzo ha pensato di emigrare per tutelare la propria sicurezza. Dati e ricerche a livello europeo evidenziano livelli preoccupanti di antisemitismo. Che viaggia soprattutto su internet. L’antisemitismo, al contrario di quello che in molti sembrano sostenere, non è un problema che riguarda solo gli ebrei o i sopravvissuti all’Olocausto ma è la spia di quelli che sono gli effetti dell’estremismo di ogni genere”.
com.unica, 13 gennaio 2021