È partita l’offensiva su larga scala e nel mirino di Putin ci sono diverse grandi città tra cui la capitale Kiev, con l’obiettivo (secondo le parole deliranti dell’autocrate russo) di “smilitarizzazione e denazificazione” dell’Ucraina. Vladimir Putin ha quindi scelto di intensificare le azioni di guerra lanciando una massiccia operazione. I bombardamenti colpiscono tutte le principali città del Paese: bombe sul porto di Odessa sul Mar Nero, a meno di 300 km dai confini dell’Unione Europea. Esplosioni sentite anche a Kiev, la capitale ucraina. Intorno alle 6 del mattino, l’esercito russo ha comunicato di avere preso di mira «basi aeree e altri obiettivi militari ucraini, ma non aree popolate». Si tratta pertanto di un’aggressione su vasta scala e non limitato alla regione del Donbass (Corriere), dove si trovano le due repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, riconosciute da Mosca nei giorni scorsi e che ieri sera avevano lanciato alla Russia una richiesta di «aiuto militare».

Di fatto è una campagna per spazzare via le forze armate ucraine e spezzare la volontà di resistenza di tutto il Paese, come scrive oggi Repubblica. “È come se Vladimir Putin avesse scatenato in Europa la versione russa di “Shock and awe”, l’ondata di bombardamenti condotta nel 2003 dagli Usa in Iraq per demolire i capisaldi del regime di Saddam Hussein e frantumare qualsiasi capacità di combattimento del suo esercito. Mosca ha messo in campo tutto il suo arsenale: dai missili balistici Iskander ai Cruise, dai grandi bombardieri ai droni, all’artiglieria pesante ai lanciarazzi multipli.”

Alle 4 del mattino Vladimir Putin ha parlato in televisione, con una dichiarazione a sorpresa: “Ho preso la decisione per un’operazione militare speciale. L’obiettivo è quello di proteggere le persone che hanno subito abusi e genocidi dal regime di Kiev per 8 ore. Ci adopereremo anche per assicurare alla giustizia coloro che hanno commesso numerosi crimini sanguinosi contro i civili, compresi i cittadini russi”.  Ma dietro quella che per Putin è un’operazione militare speciale c’è di fatto un attacco totale. Il governo ucraino nelle ore precedenti aveva dichiarato lo stato d’emergenza per trenta giorni, mobilitando i riservisti dai 18 ai 60 anni. In serata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha cercato di chiamare il suo omologo russo senza ottenere risposta, e ha lanciato un drammatico appello notturno alla popolazione russa contro la guerra e rivolgendosi ai russi (e nella loro lingua): “Siamo diversi ma questo non è un motivo per essere nemici. Adesso la guerra dipende da voi”.

 Il ministro degli Esteri ucraino ha detto che Mosca ha lanciato un’invasione su vasta scala del Paese. “Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite e sofferenze”, ha dichiarato Joe Biden.  Gli Stati Uniti e gli alleati “imporranno sanzioni dure alla Russia”: “continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione” ha detto il presidente americano a quello ucraino Zelensky. Questa mattina Biden convocherà un G7 straordinario e nel pomeriggio parlerà alla Nazione. Annuncerà secondo quanto anticipato da fonti Usa “le sanzioni complete” contro la Russia dopo aver attivato – insieme agli alleati europei, al Giappone, all’Australia e al Canada – una prima tranche martedì che ha colpito due banche e alcune personalità vicine al Cremlino (La Stampa).

Ferma condanna del presidente del Consiglio Mario Draghi: “L’attacco è ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO – aggiunge – per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.  La Nato “condanna con forza” l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca “di fermare immediatamente la sua azione militare”. Inoltre, ribadisce il suo sostegno al popolo ucraino e riafferma che farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati”. È quanto si legge in una dichiarazione diffusa dal segretario generare dell’Alleanza Jens Stoltenberg.

com.unica, 24 febbraio 2022

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